Cop-Complimenti per la Festa

Complimenti per la Festa, il film-rock sui Marlene Kuntz

Arriva oggi sul grande schermo Marlene Kuntz. Complimenti per la Festa, il film di Sebastiano Luca Insinga che celebra la band rock a vent’anni dall’album di debutto Catartica. Un film-evento che sarà proiettato in tutte le sale cinematografiche italiane del circuito The Space Cinema e Uci Cinemas.

I Marlene Kuntz sono tre ragazzi di provincia che, all’inizio degli anni ’90, decidono di formare un gruppo rock. Non vogliono essere il solito gruppo di cover, vogliono fare la loro di musica e vogliono che sia cantata in italiano. Spediscono decine e decine di demo in giro per l’Italia, ma niente sembra accadere. Tra piccole feste di paese e locali che li cacciano via, quei ragazzi non mollano, tengono duro.

Fino a che non si trovano nel posto giusto al momento giusto e incontrano un uomo che cambierà le loro sorti e quelle del rock italiano. Quei ragazzi sono i Marlene Kuntz e da quell’incontro nasce Catartica,  album che sancisce un pre e un post nella storia del rock indipendente italiano.

(foto di Simone Cargnoni)

(foto di Simone Cargnoni)

Complimenti per la Festa, nato grazie a una campagna di crowdfunding su Musicraiser, racconta i 25 anni di carriera della band mostrando i Marlene Kuntz sotto una veste inedita e molto intima, attraverso l’utilizzo di filmati di archivio di ieri, alternati a musica e interviste di oggi. Le pause tra una data e l’altra sono i momenti domestici e quotidiani che alimentano il film, il ritorno in quella Cuneo dove tutto ebbe inizio e dove oggi ancora tutto scorre.

Una festa celebrativa che racconta la storia di un gruppo di ragazzi di provincia che ha un solo desiderio: sfondare nel mondo della musica. Questi ragazzi vogliono farcela però senza compromessi, vogliono dettare loro le regole e vogliono fare quello che gli pare:  “È solo grazie alla caparbietà, alla costanza, alla tenacia che oggi la storia di questi ragazzi è una storia da raccontare – spiega Sebastiano Luca Insingain mezzo a migliaia di storie che finiscono troppo presto perché i loro interpreti non hanno avuto il coraggio di credere in se stessi”.

(foto di Simone Cargnoni)

(foto di Simone Cargnoni)

Come racconta il regista, il film è interamente girato con camera a mano «per dare maggiore prossimità con i protagonisti, per respirare del loro respiro, per vivere le azioni così come le stanno vivendo loro”. Il live è parte fondante del film: “i take che compongono il montaggio del concerto sono presi da tutti i concerti del tour, si crea quindi all’interno del film un concerto che non è mai esistito, un concerto assolutamente nuovo, un concerto che è la somma di tutti i concerti del tour».

«La prima volta che abbiamo visto il film ci ha regalato momenti di emozione e di orgoglio»

Cristiano Godano

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