Il cantautore italiano Fabrizio De André con il figlio Cristiano seduti su una spiaggia mentre suonano e cantano insieme. Italia, Sardegna, 1978 (© Mondadori Portfolio Angelo Deligio)

De André #DeAndré, da padre a figlio, storia di un grande rapporto d’amore

Il cantautore italiano Fabrizio De André con il figlio Cristiano seduti su una spiaggia mentre suonano e cantano insieme. Italia, Sardegna, 1978 (© Mondadori Portfolio Angelo Deligio)

Presentato Fuori Concorso alla 78. Mostra del Cinema di Venezia, solo dal 25 al 27 ottobre arriva al cinema De André #DeAndrè. Storia di un Impiegato, il film-documentario di Roberta Lena che si basa sul concerto/spettacolo del concept-album di Fabrizio De André che il figlio Cristiano – apprezzato sullo stesso palco sia dal pubblico che dal padre Fabrizio – ha sapientemente riarrangiato e portato in tour con grande successo per due anni. Il documentario è un nuovo tributo a Fabrizio De André e l’omaggio musicale e personale di un figlio all’eredità politica, artistica e umana di un grande poeta, testimonianza di un rapporto d’amore profondo.

Il documentario

La regista Roberta Lena (già autrice dello spettacolo/concerto) indaga, attraverso la memoria di Cristiano, il suo rapporto col padre, fornendoci uno sguardo diverso sul grande cantautore e una visione contemporanea di un’opera che rappresenta un’eredità artistica e politica per ognuno di noi. Dal fulcro dell’opera, vengono svelati le memorie mai confessate, i sentimenti che hanno ispirato la creazione, la comunità di artisti e amici che sono diventati famiglia: i grandi artisti di quel tempo che riempivano la casa di Portobello in Sardegna, dove l’album è stato in parte concepito e che circondavano il bambino Cristiano. Nel film tutte le vicende di Faber, filtrate dalla memoria del figlio, appaiono improvvisamente arricchite, approfondite dal più forte dei legami, fino a diventare un racconto completamente inedito, per contenuti e carica emotiva.

Il cantautore italiano Fabrizio De André, nella villa dei genitori, e il figlio Cristiano seduti al pianoforte. Genova, 1968 (foto Mondadori Portfolio Agenzia Pitre)

Il cantautore italiano Fabrizio De André, nella villa dei genitori, e il figlio Cristiano seduti al pianoforte. Genova, 1968 (foto Mondadori Portfolio Agenzia Pitre)

Storia di un Impiegato, un album attuale

Voi non avete fermato il vento gli avete fatto perdere tempo” diceva Fabrizio De André rivolto al potere parlando di cosa era rimasto del ’68. E aggiungeva che la creazione dell’album Storia Di Un Impiegato – scritto nel 1973 con Giuseppe Bentivoglio e Nicola Piovani – gli aveva fatto compiere la sua più grande rivoluzione: “Già è stato difficile da borghese diventare anarchico, ma il vero lavoro è stato da individualista diventare collettivista”. Per questo, il film esplora il conflitto atavico che è stata la rivoluzione di Fabrizio e che è diventata quella di Cristiano, con uno sguardo ai nuovi movimenti sociali del mondo in quegli anni e a quelli del mondo contemporaneo. Il film, di Roberta Lena, è un percorso musicale e visivo attraverso quei concerti dal vivo, immagini di lotte sociali, memorie storiche, memorie familiari e filmati inediti. Un intreccio di storie in cui aspirazioni e aneliti di libertà dell’impiegato convivono con quelli della vita personale e musicale di Cristiano in un discorso sul nostro contemporaneo. La Sardegna, più che uno sfondo, è luogo del cuore dove emergono i ricordi del passato e le voci del presente. Una sorta di biografia, attraverso il rapporto speciale tra padre e figlio, del loro comune sentire fino ad arrivare a un riconoscimento totale e alla simbiosi, al passaggio di testimone, all’eredità.

Da padre a figlio

Da padre a figlio

Roberta Lena racconta…

Quando nel 2018 mi è stata affidata la regia teatrale dell’opera rock Storia Di Un Impiegato mi sono resa conto della potenza contemporanea delle parole contenute nell’album. La storia è una metafora della società di allora, ma sembra un monito al rimanere umani, valido e necessario anche nella nostra epoca. Nella parabola narrativa dell’impiegato, che ho spesso mescolato metaforicamente alla vita di Cristiano, sono compresi conflitti e risoluzioni del carattere umano e della nostra società. Cristiano De André è l’erede di questo patrimonio e in questo passaggio di testimone è insito quel rapporto padre/figlio in cui ognuno può specchiarsi“.

“Mio padre è una tachipirina per l’anima!”

Cristiano De André

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