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Intervista al regista Yuri Catania: “Asia Argento è magica, ci ha messo l’anima. Con questo premio ora sogno il cinema”

La Maison Ermanno Scervino ha vinto il premio nella sezione Fashion Movie alla XIV Edizione dei MIFF Awards 2014, con il video backstage della campagna pubblicitaria Primavera Estate 2014 diretto dal regista Yuri Catania che ha visto come protagonista Asia Argento (in partenza per il Festival di Cannes dove presenterà il suo Incompresa). L’attrice ha interpretato la Donna Ermanno Scervino tra la finzione di un lussuoso yacht ricreato a Cinecittà e piacevoli momenti di condivisione sul set. Grazie al suo fascino magnetico, Asia Argento si muove sensuale e seduce con libertà e ironia, sottolineando una magica complicità con il designer e il fotografo.

Per scoprire qualcosa in più su questo video abbiamo deciso di intervistare il regista Yuri Catania che per Ermanno Scervino da due anni ricopre il ruolo di narratore visivo di tutti i backstage dei grandi eventi dell’azienda, dalle sfilate alle campagne pubblicitarie. Prima ancora che regista, Catania nasce fotografo: nel 2013 le sue fotografie (in B/N ndr.) sono state esposte in mostra al Palais de Tokyo per la manifestazione internazionale Art Is Hope insieme ad altri artisti e mostri sacri della fotografica contemporanea come Robert Mapplethorpe e la coppia Iinez and Vinoodh.

Il video backstage della campagna P/E di Ermanno Scervino premiato ai MIFF. Quant’è grande la tua soddisfazione per questo riconoscimento?

Confesso che – essendo stata anche una candidatura inaspettata – la mia soddisfazione e contentezza legata al ricevimento di questo premio prestigioso è grandissima. Anche perché trattandosi di un backstage, lo vedo come un premio al buon lavoro “silenzioso” sia da parte mia che dello stilista e di tutto lo staff dell’Ermanno Scervino. Mettiamo tutta la nostra vita in questo lavoro. Lo facciamo attraverso le immagini, realizzando qualcosa di bello, una vera e propria comunicazione trasversale come lovemark del brand.

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Per questo video ti sei ispirato all’atmosfera di qualche film in particolare?

In realtà questo video, essendo il “B-SIDE”, prende direttamente corpo dal volere e dalla creatività dello stilista che nello scegliere Asia Argento ha definito in maniera molto chiara le linee guida del messaggio che si voleva trasmettere con la campagna scattata da Francesco Carrozzini. Il mio contributo è stato molto più istintivo. Dopo essermi immerso nell’idea estetica che stavano rappresentando, ho cercato di esaltare quell’atmosfera cinematografica il più possibile, cogliendo ogni elemento che mi aiutasse a narrare la magia del set e dei suoi personaggi.

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Com’è stato lavorare sul set con Asia Argento? Com’è Asia una volta spente le telecamere?

Era la seconda volta che lavoravo insieme ad Asia sul set di Ermanno Scervino. Prima la conoscevo come spettatore: l’ho vista crescere attraverso i media, sia nella professione che nella sua vita “privata”. Poter lavorare insieme a lei è stato bellissimo, mi ha permesso di “innamorarmi” della sua bella persona, della sua intelligenza cosi acuta e vivace, del suo carisma di attrice. Tutte doti che accompagnano un livello di professionalità e disponibilità non tipiche nel mondo della moda dove le modelle a volte sono molto difficili da gestire per riuscire ad ottenere realmente quello che si vuole. Lei invece sa arrivare ad un livello più alto in termini di risultati e di contributo del personaggio: Asia ci mette l’anima e questo credetemi è magia per un fotografo o un regista.

Cosa ti trasmette a livello di fotografia e di immagine visiva il Bianco e Nero?

La scelta del bianco e nero in questo progetto è stata fortemente voluta. Mi sento molto a mio agio nella dimensione del non colore: trovo che sia il giusto modo di vedere le cose, qualcosa che rimane nel tempo. Il B/N ti permette di trasmettere, rispetto al colore, la vera essenza del momento eliminando di colpo il superfluo che c’è nell’immagine per arrivare a trasmettere direttamente un valore più intimo e più emozionale.

Asia Argento sul set durante uno scatto

Asia Argento sul set durante uno scatto

Anche la colonna sonora di Gianni Morandi, Occhi di Ragazza, dà un ulteriore tocco retro/vintage al tuo lavoro. Provi una certa nostalgia verso certi tempi passati?

Assolutamente no. Oltre a non aver vissuto il periodo di quella canzone (Yuri ha 38 anni, ndr.), ho sempre seguito il mio gusto personale, che metto sempre al primo posto. La musica è la colonna sonora della mia creatività e può provenire da qualsiasi tipo di genere e periodo musicale, sia da una vecchia canzone che dall’ultima Hit in radio.

Quindi hai scelto anche in base all’istinto?

La scelta è stata molto di pancia. Mentre giravo il film sul set sentivo nella mia testa quelle note che in quel contesto e nella personalità di Asia sembravano prendere vita. Così ho proposto subito questo brano al team della Ermanno Scervino. Inizialmente erano pò perplessi, forse perché era troppo vecchia. Ma una volta visto il video montato sono rimasti molto contenti perché la canzone con quelle immagini ha reso in modo molto moderno ed emozionale questa sorta di dejavu. Per questo ringrazio di cuore lo stilista e il suo team per avermi dato fiducia.

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Quanto influisce il cinema nel tuo lavoro?

Ho sempre amato il cinema, fin da bambino ho visto tantissimi film di tutti i generi. Devo dire che nel cinema, come nella letteratura, vedo il playground da cui sviluppare poi le mie idee. È da lì che ho sviluppato la mia capacità di raccontare storie. In realtà non mi sento un vero e proprio regista. Dico questo per rispetto di chi ne ha fatto una professione e conosce e vive realmente questa bellissima arte. La mia carriera è più legata al mondo della fotografia e da più di 10 anni al ruolo di fotografo e creativo nella moda.

Questa tua capacità di creare storie insieme all’amore che nutri per la fotografia, pensi che potranno portarti un giorno a realizzare anche un film?

Sicuramente questo premio ha fatto scattare qualcosa di nuovo in me: la convinzione che posso andare oltre alla macchina fotografica e cominciare a guardare anche al cinema seriamente. Non a caso uno dei primi che mi si è avvicinato per consigliarmi questo percorso è stato l’attore Stefano Fregni (Miglior Attore 2013 al MIFF, ndr.). In una breve conversazione mi ha fatto capire che il mio video per il quale ho vinto è il segnale che ho del talento e che potrei fare bene anche come regista in futuro. Se mai avrò la possibilità di girare un film sicuramente Stefano Fregni lo vorrò sul set con me.

Intervista di Giacomo Aricò

 

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