Diego Peretti (3)

La perdita e il dolore prima de La Ricostruzione, il film pieno di speranza di Juan Taratuto

Academy2 domani porterà al cinema La Ricostruzione, il film diretto da Juan Taratuto con Diego Peretti, Claudia Fontàn, Alfredo Casero, Maria Casali e Eugenia Aguilar. Questa pellicola era stata presentato a Venezia nel 2013 nella selezione ufficiale delle Giornate degli autori Venice Days.

Diego Peretti e Claudia Fontan

Diego Peretti e Claudia Fontan

Protagonista è Eduardo (Diego Peretti), che vive in Argentina, in Patagonia. Non ha ancora compiuto cinquant’anni, ma non vuole più contatti con gli altri esseri umani. Ha perso la donna che amava e con lei anche l’interesse per la vita. Una chiamata però cambierà la sua esistenza, il suo ex miglior amico deve operarsi al cuore. Lui dovrà prendersi cura della sua famiglia e del suo negozio finché il suo amico non ritornerà a casa. Sarà un duro banco di prova per Eduardo che lo metterà di fronte ai suoi demoni del passato.

Il protagonista del film, Diego Peretti

Il protagonista del film, Diego Peretti

Volevo fare un film sul dolore, un film che affrontasse il sentimento intimo che affiora dopo una perdita, per far scomparire quei fantasmi familiari che non vogliono andar via” spiega il regista argentino Juan Taratuto. “Mi ci è voluto del tempo per capire che una grave perdita potrebbe rivelarsi anche come una grande opportunità: che la vita può offrire nuove possibilità e svelare orizzonti inaspettati. La Ricostruzione è questa possibilità”.

Il regista Juan Taratuto

Il regista Juan Taratuto

Un film che racconta la vita di un uomo che prova a proteggersi dal dolore, isolandosi, e che vuole placare i suoi sentimenti lasciandosi alle spalle tutto e tutti. Ma uno spiraglio si apre e torna a dare un senso a tutto: “Il dolore degli altri diventa un invito a ricongiungersi. La vita gli dà quella seconda chance che non credeva di esser pronto a cogliere” continua il regista. Una famiglia ha bisogno di lui. Il suo passato lo sconvolge abbastanza da cercare per lo meno di redimersi dagli errori precedenti, di liberarsi “da un vecchio dolore che non è stato in grado di dimenticare, nemmeno segregandosi nella sperduta Patagonia”.

“La vita può offrire delle sorprese, anche quando l’esistenza appare insignificante: l’uomo dimenticato diventa l’uomo necessario”

Juan Taratuto

 

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