Tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo Albinati, dopo essere stato presentato – Fuori Concorso – alla 78esima Mostra Internazionale d’Arti Cinematografiche di Venezia, giovedì 7 ottobre arriva al cinema La Scuola Cattolica, il nuovo film diretto da Stefano Mordini che racconta l’ambiente da cui si è generato quel seme distorto che ha prodotto una delle pagine più nere dell’Italia del dopoguerra: l’omicidio del Circeo. Protagonista del film un cast numeroso e prestigioso composto da: Benedetta Porcaroli, Giulio Pranno, Emanuele Maria Di Stefano, Federica Torchetti, Fabrizio Gifuni, Fausto Russo Alesi, Valentina Cervi, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca.
Il film
In un quartiere residenziale di Roma sorge una nota scuola cattolica maschile dove vengono educati i ragazzi della migliore borghesia. Le famiglie sentono che in quel contesto i loro figli possono crescere protetti dai tumulti che stanno attraversando la società e che quella rigida educazione potrà spalancare loro le porte di un futuro luminoso. Nella notte tra il 29 e il 30 settembre del 1975 qualcosa si rompe e quella fortezza di valori inattaccabili crolla sotto il peso di uno dei più efferati crimini dell’epoca: il delitto del Circeo. I responsabili sono infatti ex studenti di quella scuola frequentata anche da Edoardo (Emanuele Maria Di Stefano), che prova a raccontare cosa ha scatenato tanta cieca violenza in quelle menti esaltate da idee politiche distorte e un’irrefrenabile smania di supremazia.
Stefano Mordini racconta…
“Il film vuole mettere in discussione valori, certezze, dogmi dietro i quali una parte della società italiana si è trincerata per tanti anni, raccontando il momento in cui queste convinzioni hanno cominciato a scricchiolare. I ragazzi protagonisti di questa storia hanno ricevuto tutti la stessa educazione. Sono dei privilegiati, il loro lato oscuro prende forma nelle pieghe di una vita normale, alto borghese. Sempre alle spalle di genitori che non si accorgono di nulla, neanche dell’odio che i figli provano per loro. Sarà solo dopo il massacro che ogni genitore di quel quartiere romano si chiederà, guardando il proprio figlio, se anche dentro di lui si possa annidare il germe di un mostro. Questa storia, che comincia qualche tempo prima e si conclude con il delitto stesso, vive di una domanda: quella società di cui facevano parte i colpevoli ha fatto veramente i conti con sé stessa?“.