Giovedì 19 agosto – dopo l’anteprima alla 15° edizione della Festa del Cinema di Roma – nelle sale arriverà L’Amore Non Si Sa, l’opera prima di Marcello Di Noto con protagonisti Antonio Folletto, Silvia D’amico, Gianni D’Addario, Simone Borrelli e Diane Fleri. Il film racconta l’impatto che l’illegalità, l’omertà e la rassegnazione, hanno sulla coscienza delle persone.
Il film
Denis (Antonio Folletto), musicista e donnaiolo, lavora e si diverte sulla scia del business neomelodico gestito dalla malavita, senza farsi troppe domande sulla propria vita, su quella degli altri, sul presente e sul futuro. Quando si trova, suo malgrado, nel mezzo di un regolamento di conti in cui viene uccisa la sua unica vera amica Nina (Diane Fleri), Denis non può fare a meno di accorgersi che il futuro non può esistere finché continuerà a camminare nel bagnasciuga delle logiche omertose. Grazie all’amore per Marian (Silvia D’Amico), travolgente e passionale, Denis troverà la forza di ribellarsi alla cricca di “onesti” criminali che abitavano abusivamente la sua vita. E lo farà a modo suo: senza eroismi, tragedie o ripensamenti. Pura forza dell’istinto. Pura forza dell’amore.
Marcello Di Noto racconta…
“L’Amore Non Si Sa è un film sul candore. Non quello dei bambini, l’innocenza. Piuttosto quella forza interiore che di fronte a scelte definitive permette di agire senza curarsi delle conseguenze, pur immaginandole. Fare semplicemente quello che va fatto, con candore. Da dove viene questa forza?“
“Denis è nel mondo, ma non è del mondo. Ha sempre sulle labbra quello strano sorriso di uno a cui hanno raccontato una barzelletta, ma non crede di averla capita. E con questo sorriso Denis pattina leggero sul ghiaccio della vita, scivolando senza mai cadere verso un futuro di cui è più curioso che preoccupato. E sarebbe continuato tutto così se non si fosse trovato nel mezzo di un omicidio. Da lì capisce come il suo futuro possa cambiare. Basta un SMS non letto, uno scambio di persona, o la casualità di essere sulla linea di tiro di un regolamento di conti e sei morto, solo per essere lì. Denis non ce la fa. Gli piacerebbe farsi convincere che Nina era “nel posto sbagliato al momento sbagliato”, come le centinaia di vittime innocenti delle mafie, ma non ci riesce. Forse in passato sarebbe stato più semplice, ma adesso scappare per Denis è diventato più difficile che agire. Perché adesso nella sua vita c’è Marian, la fidanzata di Nina“.
“Marian, con la sua involontaria bellezza, con la sua ruvida sensibilità, con la sua impossibilità di nascondere qualsiasi sentimento: l’odio, la vendetta ma anche il sesso, la passione, l’amore. Tutti continuano a chiedere a Denis chi sia l’assassino di Nina. Lui era lì. Denis davanti a una piazza gremita di tanti benpensanti confessa. Confessa di sapere chi è l’assassino. Omertà? Tutti pronti a scagliare la prima pietra adesso. Ma cos’è l’omertà poi? La paura di morire. O la paura di vivere nella paura? Allora Denis rivela a tutti l’identità dell’assassino. Ma all’orecchio. Come una terribile confidenza. Tra poco tutti i valorosi perbenisti della piazza, potranno dimostrare quanto sono meglio di Denis. Andando loro stessi alla polizia senza pensare che lo farà qualcun altro per loro. La responsabilizzazione del singolo di fronte alla comunità. Questo il testamento morale di Denis. Che ha già un piano per risolvere la situazione, per salvare le persone che ama. Ed è proprio nell’amore per Marian che Denis troverà la forza di sconfiggere la cricca di onesti malavitosi che abitavano abusivamente la sua vita. Il tutto senza sparare un colpo. Rimanendo uno stravagante musicista“.
“Di più: Denis, nell’amore per Marian troverà la forza di distruggere la cosa che più di ogni altra tiene in vita il sistema malavitoso: l’omertà. E lo farà a modo suo, iniziando da se stesso e pagando di persona. Mentre il ghiaccio sotto ai suoi pattini si sgretola, Denis capirà che non può che affondare ma lo farà col suo stile. Con lo stesso sorriso beffardo con affascinava le donne, tranquillizzava gli amici e suonava la sua musica. Senza eroismi, tragedie o ripensamenti. Con la pura forza dell’istinto. La pura forza dell’amore. Ma non è da lì che viene ogni forza?“.