Marcel!

Marcel! La prima regia di Jasmine Trinca tra sogno e realtà

Dopo essere stato presentato in Selezione Ufficiale nella sezione Séances spéciales del 75° Festival del Cinema di Cannes, da mercoledì 1 giugno arriva nelle nostre sale Marcel!, il primo film da regista dell’attrice Jasmine Trinca che ha diretto un cast composto da: Alba Rohrwacher, Maayane Conti, Giovanna Ralli, Umberto Orsini, Dario Cantarelli e con Valentina Cervi. Nel 2020 la trinca aveva già esordito dietro alla macchina da presa con BMM – Being My Mom, un cortometraggio – sempre con protagonista la coppia madre-figlia composta da Alba Rohrwacher e Maayane Conti – presentato in Concorso nella sezione Orizzonti alla 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. 

Il film

Una bambina (Maayane Conti) ama sua madre (Alba Rohrwacher), ma sua madre ama Marcel, il suo cane. Un evento imprevedibile le porterà in viaggio, avvicinandole e svelando loro, oltre ogni dolore, le vie grandi e segrete dell’amore.

Jasmine Trinca racconta…

“Tutto questo parte da una fotografia. Ritraeva mia madre che mi teneva per mano sul ciglio di un bosco. Dietro di noi un paesaggio assolato, ma davanti? Il colore di quella foto lo avrei definito il colore della memoria. Non della nostalgia, come una foto a colori virata seppia, ma proprio un colore indefinibile e sfumato, bruciato dal sole, appena attraversato e ispirato dalla “selva oscura” pronta ad accogliere e proteggere quel passo a due”.

Alba Rohrwacher e Maa Conti

Alba Rohrwacher e Maayane Conti

“Tra sogno e realtà. È qui che si situa questo film. Una rielaborazione fiabesca o meglio favolistica del vissuto, cercando di comprenderlo, esorcizzarlo, renderlo universale. Panni sporchi che non si lavano in casa ma che diventano bandiere da sventolare, inni programmatici: «All’arte si deve la vita». In fondo, tutto quel vissuto, quel bagaglio pesante impossibile da lasciare, sarà pure servito a qualcosa. A fare un film. E invece no. Nulla è più importante ed effimero che vivere. Neanche un film che resta (o forse no). Alla vita si deve dunque la vita“.

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