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Michele Coppini manda in rete la serie Calcio All’Italiana

Dopo il grande successo di Zero Bagget, Michele Coppini è da oggi online sui siti Tuttosport.com e CorrieredelloSport.it con Calcio All’Italiana, la webserie sul calcio da lui scritta (insieme a Massimiliano Manna), diretta e interpretata. Gli episodi, lunghi 5 minuti ciascuno, saranno online da oggi al 29 dicembre.


Il protagonista è Patrizio (Michele Coppini), un uomo di trentacinque anni, tifoso sfegatato della Fiorentina, che gioca nella squadra di terza categoria del suo paese. Si crede un grande giocatore, ma in realtà è molto scarso. Quotidianamente cerca anche di scimmiottare, dentro e fuori dal campo, gli esempi negativi dei calciatori famosi e si becchetta spesso con l’amico Sante (Stefano Martinelli), grande tifoso della Juventus.

Ha inoltre una moglie, Francescsa (Chiara Ciofini), con cui è sempre in litigio a causa della sua dipendenza dal calcio, che si manifesta come una vera e propria malattia incurabile, e un figlio piccolo di nome Edmundo (omonimo dell’ex giocatore della Fiorentina degli anni Novanta) che, nonostante il padre cerchi continuamente di renderlo un tifoso viola, sta prendendo sempre più coscienza della sua vera fede romanista.

Michele Coppini sul set

Michele Coppini sul set

Con questa serie comica sul mondo del pallone, Michele Coppini ha voluto creare “una parodia, a tratti surreale, che racconta il calcio italiano attuale con un tono umoristico e demenziale, e che vuole lanciare un messaggio di speranza alle nuove generazioni, accompagnato da un invito a non emulare i cattivi esempi di coloro che, invece, dovrebbero educarli nel modo giusto e provare a far rinascere quei valori sportivi e leali che il calcio possiede”. Un progetto che Coppini covava da parecchio tempo: “con questa web serie ho potuto dare sfogo alle mie due grandi passioni: calcio e cinema!”.

E in fondo, calcio e cinema, hanno, o dovrebbero avere, lo stesso intento: quello di emozionarci, e di farci  svagare. Il campo da calcio, come la sala, e per un po’ il mondo che resta fuori.

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