MINIONS: THE RISE OF GRU

Minions 2, Kyle Balda racconta come Gru “diventa cattivissimo”

Diretto da Kyle Balda, giovedì 18 agosto nelle sale arriva Minions 2: Come Gru Diventa Cattivissimo, il quinto capitolo del franchise d’animazione più importante di tutti i tempi, caratterizzato come sempre da scene d’azione spettacolari ed umorismo sovversivo. Al centro del film c’è la storia delle origini di come il più grande super cattivo del mondo ha incontrato per la prima volta i suoi iconici Minions, ha forgiato la squadra più cattiva del cinema, e ha affrontato la forza criminale più inarrestabile mai esistita. 

Il film

Negli anni ’70, molto prima di diventare il maestro del male, Gru è solo un ragazzino di undici anni e mezzo di periferia, che trama di conquistare il mondo dal suo seminterrato, senza grossi risultati. Quando Gru incontra i Minions, tra cui Kevin, Stuart, Bob e Otto – un nuovo Minion con l’apparecchio ai denti e un disperato bisogno di compiacere – insieme uniscono le forze come una famiglia strampalata. Costruiscono la loro tana, progettano le loro armi e tentano di portare a termine le loro prime missioni.

Quando il famigerato gruppo di supercattivi, i Malefici 6, spodesta il loro leader – il leggendario lottatore Willy Krudo, Gru, il loro fan più devoto, si reca ad un colloquio per diventare un nuovo membro del gruppo. I Malefici 6 non rimangono particolarmente impressionati dal minuscolo aspirante cattivo, ma poi Gru li supera in astuzia (facendoli infuriare) e si ritrova improvvisamente ad essere il nemico mortale dei super cattivi. Con Gru in fuga, i Minions tentano di imparare l’arte del kung fu per salvarlo, che così finalmente scopre che anche i più cattivi hanno bisogno di un piccolo aiuto dai loro amici.

MINIONS: THE RISE OF GRU

Il successo dei Minions

Nel corso di quattro film, a cominciare da Cattivissimo Me del 2010, i Minions sono diventati icone internazionali di monelleria, caos e gioia. Minions 2: Come Gru diventa Cattivissimo è il quinto film di una saga che continua ad entusiasmare e deliziare il pubblico di ogni continente e, di conseguenza, è diventato il più grande franchise d’animazione della storia, con incassi di oltre 3,7 miliardi di dollari in tutto il mondo. “I Minions funzionano perché dietro alla simpatia e al divertimento, presentano un impatto emotivo – afferma Chris Meledandri, fondatore e CEO di Illumination – L’elemento, senza dubbio, più di successo sono i personaggi. I Minions affascinano e deliziano il pubblico, e Gru pur essendo un super cattivo, lo troviamo comunque affabile tanto da tifare per lui. Sebbene dal punto di vista narrativo i film siano generalmente incentrati sui protagonisti che superano degli ostacoli, è il modo in cui lo fanno e ciò che accade lungo il percorso, che sorprende ed entusiasma”.

Andare più in profondità

I due film più recenti del franchise diretti da Kyle Balda e Pierre Coffin, hanno incassato oltre 1 miliardo di dollari in tutto il mondo, ed in questo ultimo capitolo Balda torna come regista solista. La storia delle origini rivela come Gru incontra per la prima volta i Minions, con i quali forgia un legame a vita. “Il primo film Minions ha fornito alcune informazioni su chi sono, cosa vogliono e quali sono i loro obiettivi; il primo tra tutti, servire un grande capo – dice BaldaIn Minions 2: Come Gru diventa Cattivissimo andiamo più in profondità, tornando all’incontro con Gru, il loro capo supremo, e mostrando la vita del quasi dodicenne Gru come aspirante cattivo. Vediamo come i Minions supportano le sue idee e il suo obiettivo finale. All’inizio Gru è un po’ diffidente verso i Minions, quindi hanno dovuto impegnarsi molto per conquistarlo”.

MINIONS: THE RISE OF GRU

Otto è la new entry

Tra i Minions c’è un nuovo personaggio: Otto. “Otto è diverso dagli altri perché pur essendo goffo e pieno di buone intenzioni (come loro), nel commettere errori invece batte tutti! – afferma Balda – Quindi, all’inizio è un outsider rispetto agli altri: parla tanto ed è un po’ diverso, per questo Kevin, Stuart e Bob non lo accolgono immediatamente nel gruppo. Ma alla fine scopriamo che proprio per questo Otto è speciale: rappresenta chi si sente diverso dal branco”.

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