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Morto Tra Una Settimana (O Ti Ridiamo I Soldi), la dark comedy di Tom Edmunds

Tom Wilkinson e Aneurin Barnard sono i protagonisti di Morto Tra Una Settimana (O Ti Ridiamo I Soldi), la commedia nera scritta e diretta da Tom Edmunds che sarà al cinema dal 22 novembre.

Il film

William (Aneurin Barnard) è un giovane scrittore profondamente insoddisfatto della sua vita che, dopo aver tentato più volte di suicidarsi, decide di ingaggiare Leslie (Tom Wilkinson), killer professionista prossimo alla pensione, per porre fine ai propri tormenti. Con un contratto firmato, William attende di morire entro una settimana ma la sua vita prende improvvisamente una piega inaspettata: trova un editore, si fidanza con la ragazza dei suoi sogni, e di conseguenza non ha più voglia di morire. Ma per Leslie il contratto non è più rescindibile, quindi William ha una settimana per sfuggire al killer che lui stesso ha pagato.

L’idea di Edmunds

Tom Edmunds stava ragionando su un’idea, quella di un killer professionista che uccide solo persone che vogliono morire: “l’idea di una ‘clinica dell’eutanasia’ gestita da un killer, mi faceva ridere. Si trattava di un personaggio divertente, però stavo avendo difficoltà a creare la sua storia – spiega – così ho deciso di inserire un altro personaggio, qualcuno che stesse cercando disperatamente di uccidersi senza riuscire mai a farlo nel modo giusto, e quindi decide di affidare il compito a qualcun altro. Ho capito che queste due idee si combinavano perfettamente, perché i due personaggi cercano la stessa cosa, ma da due differenti prospettive”.

Aneurin Barnard

Aneurin Barnard

Un film affermativo sulla vita

Nonostante il personaggio principale si trovi in una fase molto oscura, Edmunds voleva raccontare una storia sul potere affermativo della vita e sulla capacità di trovare delle ragioni per viverla appieno: “il tema del suicidio doveva essere trattato in modo responsabile ed empatico – continua il regista – ho letto moltissima filosofia esistenziale, la stessa che avrebbe letto William – Heiddeger, Sartre and Camus – così come ricerche e casi di studio sul suicidio”.

William e Leslie

Edmunds non voleva attribuire la condizione di William a un singolo fattore, principalmente “perché sentivo sarebbe stato troppo semplicistico, ma anche perché ho scoperto che non sarebbe neanche stato davvero accurato. William ha un senso di alienazione e gli manca uno scopo preciso. Delle caratteristiche difficili da rappresentare sullo schermo, così ho lavorato per dare a William una direzione, nonostante fondamentalmente sia perso; penso si tratti di sentimenti molto comuni nella società odierna. Ritengo si tratti di un tema molto vero: la difficile situazione di Williams entra in risonanza con i lettori”. Per quanto riguarda Leslie, Tom Edmunds voleva che questo personaggio “amasse davvero il suo lavoro, così tanto da essere disposto a fare qualsiasi cosa pur di tenerselo“.

Tom Wilkinson

Tom Wilkinson

Ritrovare uno scopo

Ciò che guida la narrativa del film è il tema del rispecchiamento tra Leslie e William. William è un giovane uomo che deve ancora trovare lo scopo della sua vita, e Leslie è un uomo anziano che ha paura di perdere la cosa che gli dà lo scopo. Si entra in empatia con entrambi, anche se sono due posizioni opposte tra loro: “desideri che William viva, ma questo significa che Leslie dovrà andare in pensione, mentre se Leslie riesce a portare a termine il contratto, mantenendo così il suo lavoro, allora William morirà. Alla fine né William, né Leslie troveranno lo scopo dove pensavano di trovarlo“.

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