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Permette? Edoardo Pesce è Alberto Sordi

Gli esordi, le amicizie, gli amori e tanti aneddoti della vita del ‘nostro’ Alberto Sordi negli anni del debutto nel mondo dello spettacolo. Questo e molto altro racconta Permette? Alberto Sordi, il film evento diretto da Luca Manfredi con protagonista Edoardo Pesce che sarà al cinema solo il 24, 25 e 26 febbraio distribuito grazie ad Altre Storie per celebrare i 100 anni della nascita di uno dei più grandi interpreti del cinema italiano.

Il film

Da giovanissimo Alberto Sordi (Edoardo Pesce) viene espulso dall’Accademia di Recitazione dei Filodrammatici a Milano per la sua incorreggibile parlata romana. Ma Alberto non si arrende e, tornato a Roma, con la sua ricerca della qualità attoriale e con impegno tenace, riesce a diventare l’inconfondibile voce di Oliver Hardy, si fa notare sui palcoscenici del Varietà e alla Radio con il personaggio di Mario Pio. In quegli anni stringe una grande amicizia con il giovane Federico Fellini (Alberto Paradossi), che da lì a poco lo avrebbe diretto ne Lo Sceicco Bianco e I Vitelloni (sua la pernacchia più celebre del cinema italiano!), si innamora dell’attrice e doppiatrice Andreina Pagnani (Pia Lanciotti) e raggiunge il trionfo con Nando Moriconi, l’Americano a Roma!

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“L’uomo che non ci ha mai permesso di essere tristi”

Un film che vuole ricordare la straordinaria vitalità di Alberto Sordi, il suo immenso talento, la sottile ironia, l’artista e l’uomo, tra difetti e virtù. “Non ci ha mai permesso di essere tristi”, disse di lui Ettore Scola. La sua capacità di scherzare e ironizzare sulle piccolezze, sulle nevrosi e le contraddizioni degli italiani, nel corso degli anni, ha lasciato un segno nella storia del costume del nostro Paese. Un giovane Alberto Sordi, tenace e destinato ad emergere, è quello che racconta il film PermetteAlberto Sordi, ripercorrendo vent’anni – dal 1937 al 1957 – dedicati a una continua crescita professionale. Anni in cui Sordi si fa conoscere come doppiatore di Oliver Hardy, alla Radio e nel Varietà, conquistando il pubblico con i suoi primi personaggi divertenti. In quel periodo nasce l’amicizia con Fellini che lo avrebbe portato al successo come attore. Nel film c’è anche il Sordi meno conosciuto: gli amori, la famiglia, gli amici.

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Luca Manfredi racconta…

Il mio vuole essere un affettuoso omaggio al grande talento di uno dei maggiori interpreti di un genere che ci ha reso famosi in tutto il mondo: la Commedia all’italiana. Un genere capace di raccontare i drammi e i vizi della nostra società, appena uscita dall’ultima guerra, con il sorriso e l’ironia. Un attore straordinario, dotato di un talento innato, che ci ha regalato con più di duecento film una galleria di personaggi indimenticabili con un gioco di invenzioni e di “tic” sui loro modi di parlare e di muoversi, come il suo famosissimo saltello. Ma Alberto ha dovuto faticare non poco, per vedere riconosciuto il suo talento. Senza mai abbattersi, ma anzi, combattendo con una tenacia inarrestabile (che poi ha trasferito in uno dei suoi personaggi più noti, il Dentone) è riuscito a diventare uno degli attori più apprezzati del grande cinema italiano.

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