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Porco Rosso, l’inno alla vita di Hayao Miyazaki compie 30 anni al cinema

Trent’anni fa, nei cinema del Giappone, arrivava un film che sarebbe diventato campione d’incassi entrando nell’immaginario collettivo: Porco Rosso di Hayao Miyazaki. Per festeggiare l’importante traguardo, Lucky Red riporta al cinema il capolavoro dello Studio Ghibli dal 1 al 7 agosto in duplice versione: doppiato e, per la prima volta, in lingua originale con sottotitoli in italiano. Un’occasione unica per i fan e per chi sta scoprendo i capolavori di Miyazaki grazie alla rassegna “Un mondo di sogni animati”. 

Il film

Alla fine della prima guerra mondiale gli aviatori, ormai disoccupati, diventano “pirati del cielo” seminando il terrore con l’attacco delle rotte navali sull’Adriatico. Marco Pagot, alias Porco Rosso, per via del suo volto che per effetto di un misterioso incantesimo si è tramutato nel muso di un maiale, è un cacciatore di taglie che, con il suo biplano rosso fuoco, si presta a contrastare i pirati e a recuperare quanto viene da loro rubato. I Pirati del cielo, stanchi di essere perennemente inseguiti da questo “giustiziere” a pagamento, decidono di eliminarlo. Per farlo si servono di Donald Curtis, un bellissimo aviatore americano privo di scrupoli. L’incontro tra i due rivali avviene in un ristorante dove Marco è a cena con Gina, un’affascinante cantante di cui l’aviatore è sinceramente innamorato. Anche Curtis rimane senza fiato dinanzi alla bellezza di Gina e cerca in ogni modo di conquistarla. Quando l’aereo di Marco viene abbattuto, ad aiutarlo accorre Fio, la figlia 17enne del costruttore di aerei innamorata di lui che gli offre di aiutarlo se potrà accompagnarlo nella sfida decisiva contro Curtis. E quando il prestante aviatore inizia a corteggiare anche Fio giunge l’ora della battaglia.

Tratto dal manga Hikōtei jidai (L’Era Degli Idrovolanti) di Miyazaki, Porco Rosso è un inno alla vita, un omaggio all’Italia e un film che affronta temi attualissimi, denunciando i regimi e schierandosi politicamente, come afferma lo stesso protagonista con la frase ormai parte del linguaggio comune “Piuttosto che diventare un fascista meglio essere un maiale”.

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Tre curiosità sul film

  • Porco Rosso è stato inizialmente pensato come un prodotto commissionato dalla Japan Airlines per l’intrattenimento a bordo dei propri aerei. Da sempre appassionato ed esperto di aviazione, Miyazaki decise di espandere il progetto fino a farlo diventare uno dei suoi film più importanti.

  • Molte ambientazioni del film esaltano l’amore del regista per l’Italia: dai panorami dell’Adriatico ai ponti sul fiume che ricordano il Po a Torino; dai Navigli di Milano all’isola dell’Hotel Adriano che rimanda ai paesaggi lacustri del Nord Italia. Ma anche i nomi di alcuni personaggi sono un omaggio al Bel paese: Ferrarin, che ricorda l’aviatore Arturo Ferrarin, o Bellini che riporta alla memoria il pilota Stanislao Bellini.

  • Il nome del protagonista, Marco Pagot, è un regalo del regista alla famiglia Pagot – nota per il suo lavoro nell’animazione italiana e la creazione di personaggi iconici come Grisù e Calimero – e a Marco Pagot, che ha lavorato con Miyazaki alla serie animata Il Fiuto di Sherlock Holmes.

 

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