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SPECIALE LAVORO – (Quasi) Tutta la Vita Davanti, l’occhio lungo di Paolo Virzì

Hanno la testa un po’ più bassa gli studenti universitari rispetto a qualche anno fa. Il mondo del lavoro non spaventa più solo perché rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo dell’esistenza. Messi da parte i libri, il desiderio sarebbe quello di realizzare sul campo quanto studiato. Un titolo, la laurea, per anni inseguito, rincorso, tra ostacoli, sacrifici, sofferenza e magari tanti kilometri di strada da percorrere.

Isabella Ragonese, la protagonista di "Tutta la Vita Davanti"

Isabella Ragonese, la protagonista di “Tutta la Vita Davanti”

Oggi purtroppo la realtà vede rincorrersi, sempre più crudeli e puntuali, dati spaventosi sulla disoccupazione giovanile. Non vogliamo addentrarci nei numeri, ma cogliere qualche aspetto che Paolo Virzì aveva rappresentato perfettamente, ahinoi, ormai già 6 anni fa con Tutta la Vita Davanti. Egoismo cavalcante, corsa spietata al risultato. Sabrina Ferilli che guida le centraliniste verso un gioco al massacro, in cui le persone scompaiono perché semplici ‘mezzi’ di comunicazione, cornette parlanti.

Sabrina Ferilli e Micaela Ramazzotti

Sabrina Ferilli e Micaela Ramazzotti

La protagonista (Isabella Ragonese) calpesta la propria dignità giorno dopo giorno, totalmente dequalificata rispetto ai suoi studi universitari di Filosofia, e immersa in un meccanismo stucchevole di compiacimento per la ricerca del posto fisso sotto l’ala protettrice del capo e del Grande capo (Massimo Ghini). Come topi da laboratorio che corrono sulla ruota, a caccia di risultati, di quella vendita in più che permetterebbe qualche soldo in più. Qualche progetto – di vita – in più.

Massimo Ghini con Valerio Mastandrea

Massimo Ghini con Valerio Mastandrea

Sia ben chiaro, la categoria dei call center non viene denigrata, Virzì sembra eccedere nella rappresentazione proprio per difendere gli operatori telefonici. La condanna riguarda le occasioni che mancano a chi ha deciso di studiare. Il regista livornese trasforma il tutto in una coreografia danzante e non-sense che delinea perfettamente quello che ancora oggi, addirittura peggio, stiamo vivendo.

Il gruppo degli Uomini Marketing

Il gruppo degli Uomini Marketing

Il valore relativo di ogni singolo CV inviato, un attestato della persona che si perde sempre più nel nulla, cancellato da una concorrenza che ricorda la lotta per la sopravvivenza. I ragazzi così guardano la loro pergamena in cornice chiedendosi quando questo incubo finirà. Senza merito, senza premio, senza riconoscimento, senza futuro. A caccia di un aggancio, di una conoscenza, di una raccomandazione. Lottando contro i limiti imposti. Bisogna avere un minimo di esperienza ma un massimo di età, ad esempio. A discapito di giovani che vogliono imparare e gente più esperta ma squalificata, causa anzianità. Un equilibrio arduo da trovare, uno schianto contro la barriera di una selezione di ferro.

Elio Germano

Elio Germano

Le tasse pagate diventano così amaramente da un’occasione per il futuro ad una pugnalata nello stomaco. Intanto la clessidra scorre impietosa, la pazienza si fa labile e la fiducia viene meno. La canzone Aspettando Meteoriti del gruppo rock Linea 77 descrive perfettamente la rabbia a l’insoddisfazione che viene fuori da questo gioco logorante.

Giacomo Aricò

 

 

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