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Ammore e Malavita, il musical napoletano dei Manetti Bros.

Oggi ci sarà il terzo film italiano in Concorso alla 74. Mostra del Cinema di Venezia. Si tratta dell’atteso Ammore e Malavita dei Manetti Bros., un musical – dal 5 ottobre al cinema – interpretato da Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Claudia Gerini e Carlo Buccirosso. Sul grande schermo si vedrà una lotta senza quartiere tra gli splendidi scenari dei vicoli di Napoli e il mare del golfo. Tra musica e azione, amore e pallottole.


La storia

Napoli. Ciro (Giampaolo Morelli) è un temuto killer. Insieme a Rosario (Raiz) è una delle due “tigri” al servizio di don Vincenzo (Carlo Buccirosso), “o’ re do pesce”, e della sua astuta moglie, donna Maria (Claudia Gerini). Fatima (Serena Rossi) è una sognatrice, una giovane infermiera. Due mondi in apparenza così distanti, ma destinati a incontrarsi, di nuovo. Una notte Fatima si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato. A Ciro viene dato l’incarico di sbarazzarsi di quella ragazza che ha visto troppo. Ma le cose non vanno come previsto. I due si trovano faccia a faccia, si riconoscono e riscoprono, l’uno nell’altra, l’amore mai dimenticato della loro adolescenza. Per Ciro c’è una sola soluzione: tradire don Vincenzo e donna Maria e uccidere chi li vuole uccidere. Nessuno può fermare l’amore.

Serena Rossi e Giampaolo Morelli

Serena Rossi e Giampaolo Morelli

Lasciamo ora spazio, in tre blocchi, alle note di regia dei Manetti Bros.

Perché fare un musical

“Se un killer della camorra deve uccidere una donna e riconosce in lei l’amore della sua adolescenza parliamo d’amore o di malavita? Ecco, siamo partiti di qui e poi la storia ci è venuta dietro, quasi da sola. Le canzoni accompagnano i momenti fondamentali ed emotivamente più forti della storia: si canta quando due personaggi stanno per baciarsi, ma anche durante una sparatoria. Il musical ci ha permesso di andare sopra le righe affrontando temi profondi e importanti, come l’amore e la morte, mantenendo un tono leggero e spettacolare. Non puntiamo al realismo, ma alla verosimiglianza”.

Raiz

Raiz

Realtà e fantasia

Per credere in quello che raccontiamo ci piace prendere dei personaggi veri, che abbiamo incontrato nella vita reale, per incastonarli nella cornice fantasiosa di una storia esagerata. La città di Napoli è stata la nostra ispirazione e una personale rivisitazione della sua forma artistica più densa e popolare, la sceneggiata, il risultato. Però, sia chiaro, il messaggio del film non è: “a Napoli succede questo”. Quello che succede, succede solo nella nostra storia“.

Carlo Buccirosso e Claudia Gerini

Carlo Buccirosso e Claudia Gerini

Napoli è molto di più

La nostra Napoli non è solamente la città cupa e disperata che si racconta ultimamente al cinema o in TV, ma anche una Napoli che, malgrado tutti i problemi, stimola con il suo fermento culturale e ispira con la sua carica di umanità. Ogni volta che ritorniamo ci è inevitabile sorridere. Quale che sia il nostro stato d’animo. Un potere ineguagliabile“.

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