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Audition, l’opera di Takashi Miike torna al cinema in versione restaurata

Arriva nelle sale italiane come evento speciale, il prossimo 23-24-25 gennaio, il film Audition, il celebre horror giapponese che torna in sala per la prima volta dal debutto nel 1999 in una nuova versione restaurata. Diretto da Takashi Miike e basato sul romanzo di Ryu Murakami, è considerato uno dei migliori film del regista, che l’ha consacrato in tutto il mondo come autore di culto per gli amanti dell’horror e i cinefili in generale.

Il film

Shigeharu Aoyama (Ryo Ishibashi) è un produttore cinematografico giapponese di mezz’età, vedovo da sette anni. Su consiglio di un amico, decide di trovare una nuova moglie (Eihi Shiina) con un sotterfugio: una finta audizione per trovare la protagonista di un film, in realtà la donna ideale per lui. Ritiene di averla trovata quando si imbatte in Asami Yamasaki (Eihi Shiina), una giovane donna dolce e un po’ misteriosa, della quale si innamora immediatamente iniziando una relazione con lei. L’astuto gioco diventa presto una bomba ad orologeria e il sogno d’amore si trasforma in un incubo inimmaginabile. La donna-ragno protagonista del film – tanto seducente quanto terrificante – sconvolse e sconvolge ancora gli spettatori di tutto il mondo.

Audition è l’adattamento di un romanzo di Ryu Murakami, reso famoso da Coin Locker Babies (1980) che ha fatto molto per la scoperta della nuova letteratura giapponese.  Non va comunque confuso con l’altro Murakami, Haruki, la cui immaginazione è molto meno eccitata. La sceneggiatura è di Daisuke Tengan, figlio maggiore di Shohei Imamura.   Per inciso, è stato con Imamura che Miike si è formato come assistente alla regia in Il mezzano (1987) e Pioggia nera (1989).  Non c’è dubbio che il cinema molto fisico di Miike e la sua assenza di tabù abbiano un legame con quello dell’autore di La Vendetta è mia (1979).

Audition (2)

Volevo fare un film che gli spettatori si sarebbero pentiti di aver visto”, ha dichiarato il regista, che ha concepito il film come una storia d’amore contorta e beffarda. A chi gli chiede se la visione di Audition possa essere pericolosa per gli spettatori più impressionabili, Takashi Miike risponde: “Il mio film è pericoloso, ma sempre meno di quanto possa diventarlo un essere umano”. Uscito per la prima volta nel 1999, Audition diventò il fenomeno del festival di Rotterdam di quell’anno, conferendogli una visibilità internazionale senza precedenti.

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