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Audrey Hepburn, quando Givenchy creò un’icona

A 30 anni dalla sua morte – 20 gennaio 1993 – Audrey Kathleen Ruston Hepburn, in arte Audrey Hepburn, rappresenta ancora un ineguagliabile modello di eleganza e femminilità. Sognava di danzare ma è entrata nel mito di Hollywood. Soprattutto grazie al matrimonio creativo con il raffinato couturier Hubert de Givenchy. Noi oggi la celebriamo parlandovi di questo straordinario connubio.

Hubert de Givenchy e Audrey Hepburn

Hubert de Givenchy e Audrey Hepburn

L’incontro tra Audrey Hepburn e Hubert de Givenchy

 Solo un anno fa si è spento Hubert de Givenchy, uno dei più grandi couturier della moda parigina. Pochi sanno che è discendente di una facoltosa famiglia veneziana, i Taffini: per questo viene soprannominato “l’aristocratico della moda”. I suoi capi sono impeccabili, il difetto non è contemplato, mentre alla semplicità più estrema del capo si contrappone la sopraffina arte della modellistica, del taglio e del cucito. È a lui che dobbiamo rendere merito se l’immagine di Audrey Hepburn ha sorvolato il tempo e le mode, diventando icona indissolubile di quello stile raffinato e chic che tutti cercano di copiare. Nel 1953 viene fissato nell’atelier parigino un appuntamento con l’attrice “Hepburn”: lo stilista pensa di incontrare Katharine. Hubert de Givenchy rimane però sorpreso quando alla vista appare una figura longilinea e apparentemente fragile, dagli occhi di cerbiatto, con un cappello da gondoliere con la scritta “Venezia”. Subito, Audrey fa breccia nel cuore del couturier che le fa provare alcuni capi della collezione: l’attrice è alla ricerca del guardaroba di Sabrina, la protagonista dell’omonima pellicola di Billy Winder del 1954.

Audrey Hepburn in "Sabrina"

Audrey Hepburn in “Sabrina”

L’atelier è molto piccolo, “modesto”, e lo stilista declina l’offerta per mancanza di risorse. Lei non si arrende e lo invita a cena (inusuale per l’epoca!) “Lei ha insistito. Finché un giorno mi ha invitato fuori a cena – ha raccontato a Io Donna nel novembre 2016 – “Figuriamoci una donna che invita un uomo a cena. Ma ho accettato. A fine serata mi aveva conquistato e da allora non ho mai smesso di vestirla”. Subito il couturier disegna i 15 abiti per Sabrina, incluso quel meraviglioso capo da sera bianco con ricami a contrasto, indossato per catturare l’attenzione di David Larrabee. Poi arriverà l’abito rosso in Cenerentola a Parigi e il tubino nero di Colazione da Tiffany. Inizia così quella meravigliosa “storia d’amore” che ha unito Audrey Hepburn a Hubert de Givenchy, definendo l’immagine di un’icona moda e cinematografica.

In rosso per "Cenerentola a Parigi"

In rosso per “Cenerentola a Parigi”

Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, un’icona dentro e fuori dal set

Una delle più potenti e glamour immagini cinematografiche ritrae Holly Golightly (Audrey Hepburn) nelle prime ore della mattina davanti al negozio newyorchese di gioielli Tiffany & Co. con indosso un tubino nero, un paio di occhiali over-sized e un collier. Romantica, disperata, frivola e così chic, la figura è stata studiata alla perfezione per trasformare quel personaggio, e la stessa Audrey Hepburn, in un’icona.

Nel celebre "Colazione da Tiffany"

Nel celebre “Colazione da Tiffany”

Ancora una volta, per realizzare il look di Holly Golightly, l’attrice si rivolge allo stilista francese: ed è così che si rafforza la coppia Hepburn-Givenchy e si consacra la fama del couturier. Oggi, quando qualcuno indossa un paio di occhiali neri e grandi o un little black dress, non è originale, è Audrey.

Selene Oliva

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