Nas - Bridge face

Bansky, il Wild Style e Nas: tre documentari sul mondo underground

Nas - Bridge face

Da oggi 13 luglio per tre lunedì di fila, in sei capoluoghi italiani (Roma, Torino, Firenze, Bologna, Verona, Genova), UCI Cinemas proietta tre documentari targati Wanted sul mondo underground di stampo newyorkese: dalla visione artistica della street art di Bansky al viaggio nel mondo dell’hip hop con il ridigitalizzato cult del passato Wild Style e la leggenda contemporanea Nas.

"Bansky Does New York"

“Bansky Does New York”

Il primo titolo Banksy Does New York di Chris Moukarbel, è in programma stasera. Da quando, lo scorso ottobre,  lo street artist più famoso del mondo ha dichiarato che sarebbe stato per un mese a New York, è partita una vera e propria caccia al tesoro tra fan curiosi, mancati collezionisti d’arte e, naturalmente, poliziotti. Con la videocamera del cellulare pronta a riprendere le opere dell’artista (una al giorno, ognuna in un luogo diverso), tutti volevano ,conquistare un pezzo dei suoi effimeri lavori prima che venissero distrutti o, peggio, rimossi per guadagno.

Il regista analizza la velocissima reazione del pubblico, seguendo il percorso dei murales creati segretamente da Banksy e resi pubblici in tutta la città: dal Lower East Side fino a Staten Island, da Williamsburg a Willets Point. Il documentario è prodotto da HBO e offre in modo brioso e piacevole interessanti spunti non solo sull’artista, ma sull’evoluzione del concetto dell’arte.

Nas al Beacon Theatre (foto di Hennessy)

Nas al Beacon Theatre (foto di Hennessy)

Lunedì 20 luglio è la volta di Nas. Time is Illmatic di One9. Nas è uno dei più famosi rapper americani. La sua carriera inizia da giovanissimo, già all’età di nove anni, quando fu uno dei membri della band Devasting Seven il cui disco d’esordio si intitola Illmatic. A venti anni dall’uscita dell’acclamatissimo album, il documentario Nas: la Leggenda del Rap ha debuttato al Tribeca Film Festival. Un omaggio a uno dei più celebrati e intellettuali rapper, un film in cui la parte più intima e familiare si interseca con interviste ai grandi artisti dell’hip hop. Un’esplorazione attenta e curiosa su come è nato un album diventato storia della musica rap con circa un milione di copie vendute.

Film di chiusura di lunedì 27 è Wild Style di Charlie Ahearn (1983) che torna sugli schermi in versione ridigitalizzata. Il documentario è un vero cult nel mondo dell’hip hop e offre una visione più ampia di un ambiente ancora piuttosto sconosciuto in Italia, dove il genere si sta affermando sempre di più, incuriosendo anche i profani. Il leggendario graffittista Lee Quinones interpreta Zoro, uno tra i più importanti ed elusivi writer della città.

"Wild Style"

“Wild Style”

Nel film si analizza la tensione tra la passione artistica di Zoro e la sua vita privata, con particolare attenzione al suo rapporto con Rose. Il documentario contiene spezzoni di breakdance, freestyle, mc locali e un turntablism di dj Grandmaster Flash, uno dei padri del genere. Nel 2007, il film ha ricevuto un riconoscimento dal canale musicale VH1 (rete del gruppo di MTV) per l’influenza che ha esercitato sul mondo hip hop.

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