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Bota Café, una fotografia dell’Albania di oggi

È da oggi al cinema Bota Café, il film albanese diretto da Iris Elezi e Thomas Logoreci, già presentato con successo di critica e pubblico in dieci festival, e vincitore di Premi al Karlovy Vary e a Reykjavik, dove si è aggiudicato il premio Fipresci e quello del pubblico.

Albania oggi. Juli, Ben e Nora vivono in un desolato villaggio albanese dove si trova una piccola comunità di perseguitati dimenticati dal tempo. Lì molte famiglie sono state esiliate durante il comunismo in un campo di internamento del regime di Henver Hoxa. Bota, in albanese ‘il mondo’, è un caffé in mezzo al nulla vicino all’ex campo.

Il proprietario Ben è spregiudicato e in cerca di soldi e ha una relazione con la maliziosa Nora, la giovane cameriera. Lui è sposato e molto più grande di lei. Ben ha una cugina, Juli, entrambi sono orfani e Juli si prende cura della nonna Noje che a volte la scambia per sua figlia Alba deceduta anni prima. A rompere la monotonia delle loro giornate, l’imminente costruzione di un’autostrada proprio nei pressi del caffè. Un evento che rappresenterà il punto di svolta per i protagonisti per cambiare il proprio destino e guardare a una nuova esistenza.

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Attrice rivelazione è Flonja Kodheli, già ammirata in Vergine Giurata di Laura Bispuri, che nel film emerge per bravura e intensità. Bota Cafè porta in Italia due giovani autori della cinematografia albanese. Iris Elezi è una giovane regista, che ha studiato in America teoria e critica cinematografica. Dopo l’esperienza con diversi documentari, Bota cafè è il suo primo lungometraggio. Thomas Logoreci, invece, è un regista e sceneggiatore statunitense di origine albanese.

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