Photo Credit: Ale Burset – 1806

CAMERA&LOOK – Lo stile di Paolo Sorrentino e Clive Owen in Killer in Red

Photo Credit: Ale Burset – 1806

Oggi a Roma, la capitale del cinema, Campari ha finalmente svelato l’intero progetto Campari Red Diaries, una ri(e)voluzione in senso olistico del Calendario Campari. Con l’obiettivo di portare in scena il concetto che “ogni cocktail racconta una storia”, Campari Red Diaries celebra i cocktail stessi come forma d’arte e potente veicolo espressivo. Cardine del progetto è Killer in Red, un cortometraggio diretto dal pluripremiato regista di fama internazionale Paolo Sorrentino e interpretato dall’attore hollywoodiano Clive Owen.


Ambientato in un esclusivo locale, questo noir – che presenta gli inconfondibili tratti stilistici di Paolo Sorrentino – vede Clive Owen (foto copertina) calarsi nei panni di un uomo come tanti che assume le sembianze di Floyd, un celebre bartender nei primi anni Ottanta, mentre immagina la storia che sta dietro alla creazione del cocktail Killer in Red. Il film si sviluppa su due piani temporali, ritraendo magnificamente l’incredibile energia che caratterizzava lo spirito di allora con un cast di oltre 170 attori e l’uso di costumi originali del periodo.

La leggenda narra che Floyd abbia un talento nel leggere la mente dei clienti e servire quindi il cocktail perfetto per il carattere di ciascuno. Nel corso della storia, questo presunto talento permette a Floyd di conoscere la Signora in Rosso, interpretata dall’attrice franco-svizzera Caroline Tillette. Più il cortometraggio prosegue, più il pubblico inizia a sospettare che la Signora in Rosso sia assai più complicata di quanto Floyd avrebbe mai creduto. Come spesso accade in molti film di Sorrentino, il finale è aperto ed è lo spettatore a dover trarre le proprie conclusioni, in linea con la filosofia di Campari secondo cui ogni cocktail racconta una storia, e a narrarla è il suo creatore, il bartender.

Caroline Tilette (Photo Credit: Ale Burset – 1806)

Caroline Tilette (Photo Credit: Ale Burset – 1806)

Sui protagonisti e i bartender di Killer in Red sono basate le 12 storie di cocktail create da alcuni tra i professionisti più bravi del mondo, fruibili attraverso video diretti dal giovane regista emergente italiano Ivan Olita. Gli spettatori vengono guidati nella magia che sta dietro alla creazione di ogni cocktail Campari, ponendo al centro la cultura della mixology nelle sue più svariate declinazioni. Ciascuna di queste storie coglie la personalità dei bartender e delle loro narrazioni in maniera intima, e gli spettatori ne vengono coinvolti come quando scelgono un cocktail.

Clive Owen, star protagonista dello short movie, ha così commentato: “non potevo dire di no al progetto Campari Red Diaries. Mi è subito piaciuto il fatto che fosse un cortometraggio con una vera storia e non uno spot pubblicitario, e mi ha attirato molto il fatto che a girarlo fosse Paolo Sorrentino. Penso che Sorrentino, con la sua immaginazione visionaria, sia uno dei migliori registi in circolazione”.

Paolo Sorrentino (Photo Credit: Ale Burset – 1806)

Paolo Sorrentino (Photo Credit: Ale Burset – 1806)

Paolo Sorrentino, regista e sceneggiatore di Killer in Red, ha aggiunto: “sono orgoglioso di partecipare a questo progetto Campari per due motivi: innanzitutto per gli artisti incredibili che hanno avuto il privilegio di collaborare con il marchio in passato: ora il mio nome è pronunciato insieme a quello di Depero, Fellini e altri, forse immeritatamente. Poi perché questo progetto, almeno per come l’ha inteso Campari, è insolito, e io amo i progetti pionieristici”.

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