Director Alice Rohrwacher, Grand Prix award winner for her film "Le meraviglie", poses on stage with actress Sophia Loren during the closing ceremony of the 67th Cannes Film Festival in Cannes

Da Sorrentino alla Rohrwacher: è nel cinema l’Italia che vince

Dopo l’Oscar con La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino (film spietato sul disfacimento della nostra società), ecco che un altro premio prestigioso torna a dare lustro al nostro cinema a livello internazionale. Il Grand Prix di Cannes lo ha vinto Le Meraviglie di Alice Rohrwacher, una storia fiabesca che parla di una famiglia di apicultori, immersa nella campagna, fuori dal mondo “che sta finendo” come azzarda dire incautamente il padre. E quella tv che a metà degli anni Novanta comincia ad abbacinare le menti dei giovani, seducendo e abbagliando. La canzone di Ambra Angiolini (arrivata al successo grazie a Non è la Rai), è il riferimento principale di quegli anni in cui tutto stava per cambiare.

Cannes, Photocall dei premiati del festival di Cannes 2014

La televisione e i suoi nuovi programmi, i montepremi galattici e soprattutto quei reality che di lì a poco avrebbero bussato alle nostre porte per farci compagnia giorno e notte. L’innocenza e l’ingenuità delle ragazzine del film, la voglia, il desiderio e il sogno che Gelsomina comincia a coltivare per volare un po’ più in là delle sue api. Ammaliata dalla fata-Monica Bellucci, quell’icona di bellezza riconosciuta a livello mondiale. Una storia originale quella della Rohrwacher (che ha diretto sul set anche la sorella Alba), a forti tinte femminili, che ha convinto Jane Campion, Presidente della Giuria.

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Non poteva concludersi meglio per l’Italia questa 67ma edizione della kermesse di Cannes. Il nostro Paese è stato indubbiamente celebrato tra passato e presente. Fin dalla locandina-poster con il volto di Marcello Mastroianni, che forse già prometteva in quello sguardo qualcosa di buono per il nostro cinema. Così ecco che sono stati proiettati La Dolce Vita e Matrimonio all’Italiana. Proprio ieri sera, dopo un clip di quest’ultimo, la Loren è stata accolta con una standing ovation, pure lei protagonista (a 79 anni) del corto La Voce Umana, diretto dal figlio Edoardo Ponti (sezione Cannes Classics).

Marcello Mastroianni nella locandina del Festival

Marcello Mastroianni nella locandina del Festival

Oltre a Vittorio De Sica e Federico Fellini, ieri è stato celebrato anche Sergio Leone con il suo Per un Pugno di Dollari in versione restaurata, presentato da Quentin Tarantino. Un vero e proprio omaggio al nostro passato a cui si è aggiunto questo premio nel presente. Un riconoscimento che dovrà trainare davvero il futuro del cinema italiano, senza restare soltanto un memorabile e felice episodio. Un messaggio diretto a tutto il sistema, a chi ancora crede nell’arte, a chi la cultura deve supportarla e non ‘tagliarla’ di continuo, in questi infiniti tempi di crisi.

Un Oscar e un Grand Prix (alla vigilia delle elezioni europee) che devono far capire all’Europa e al mondo che l’Italia è ancora un Paese artisticamente vivo, che può dire la sua. Dobbiamo tornare a contare in Europa come a Cannes e devono essere ancora le idee, le visioni ed i sogni a muovere i capitali.

Giacomo Aricò

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