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Famiglia e sentimenti nel Parliamo Delle Mie Donne di Claude Lelouch

Regista di fama internazionale, dalla lunga carriera ricca di importanti riconoscimenti, Claude Lelouch torna alla regia con il suo quarantaquattresimo film, Parliamo Delle Mie Donne, di cui ha curato anche la sceneggiatura insieme a Valerie Perrin. Il film uscirà dal 22 giugno al cinema, distribuito da Altre Storie.


Jacques Kaminsky (Johnny Hallyday), fotografo di guerra di fama internazionale e padre assente, trascorre più tempo a prendersi cura della sua fotocamera che delle sue quattro figlie Primavera (Irène Jacob), Estate (Pauline Lefèvre), Autunno (Sarah Kazemy) e Inverno (Jenna Thiam). Trasferitosi da Parigi a Praz-sur-Arly, un paesino ai piedi del Monte Bianco, vuole trascorrere un felice riposo dal lavoro in una splendida baita nelle Alpi con la sua nuova compagna Nathalie (Sandrine Bonnaire).

Jacques, però, sente di essere arrivato a un momento dove, per essere realmente appagato, ha bisogno di riconciliarsi con la sua famiglia e le sue quattro figlie, avute da donne differenti. Compito arduo, perché lui ha sempre preferito il lavoro agli affetti familiari. Così, il suo migliore amico Frédéric (Eddy Mitchell), spinto da una profonda e irrazionale amicizia, tenterà di farlo riconciliare con la famiglia attraverso una messinscena. Un’oscura menzogna che sconvolgerà la sua vita e quella delle persone intorno a lui, in quei giorni di apparente e festosa tranquillità.

Johnny Hallyday

Johnny Hallyday

Parliamo delle mie Donne è una storia di famiglia, amore e amicizia, una pagina d’autore sulla vita e sui sentimenti da parte di un padre che si rende conto di essersi preoccupato più del suo lavoro che della sua famiglia e delle sue figlie. Ha bisogno di ricostruire con loro un rapporto, cerca il loro perdono. “È la storia di un uomo – spiega Claude Lelouchche sente di essere arrivato a un momento della sua vita in cui si fanno le cose per l’ultima volta e si è in grado di sentirle davvero. Vuole riordinare la sua vita e sistemarla, in modo da chiudere tutti i conti. È la prima volta nella sua vita che sente il desiderio di stabilirsi da qualche parte”.

“Quello che mi piace di questa storia sono i temi del perdono e della manipolazione: non bisogna perdere troppo tempo per essere sinceri e per mettere da parte il rancore”.

Sandrine Bonnaire

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