Dopo il grande successo delle precedenti stagioni, che hanno registrato un pubblico di oltre settecentomila spettatori e mezzo milione di studenti, continua il tour teatrale de La Divina Commedia Opera Musical, lo spettacolo diretto e co-interpretato da Andrea Ortis che dal 7 al 10 marzo sarà al Teatro Ciak di Milano. Quella che andrà in scena sarà una nuova edizione ancora più moderna e impattante che verrà presentata al pubblico dallo stesso Ortis martedì 5 marzo alle ore 18 presso il Circolo Filologico Milanese alla presenza anche di Lara Carissimi (scenografo e produttore esecutivo), Antonello Angiolillo (interprete di Dante) e parte del cast.
La Divina Commedia Opera Musical
Dante (Antonello Angiolillo) è protagonista di un duplice viaggio, fisico e spirituale, che attraverso i tre regni ultramondani, Inferno, Purgatorio e Paradiso, diviene exemplum per l’umanità. Ne La Divina Commedia Opera Musical, Dante è in viaggio, su binari distinti e paralleli: da una parte cammina verso e dentro se stesso alla ricerca nostalgica del proprio esistere, dall’altra naviga tra le rovine della dannazione, le storture e le brutture del proprio limite, condotto tra vizi e ossessioni, perversioni e peccati. Lo smarrimento nella selva diventa evocazione di una memoria: pretesto fortunato e ispirazione per il capolavoro che viene “sfogliato” in scena, come un libro animato, attraverso la magia teatrale.
Così Dante si muove in molteplici ambienti scenici, nei quali passa da coltri infuocate e sulfuree della Città di Dite a tempeste desolate e violente che colpiscono Francesca (Manuela Zanier); da mari tempestosi e mortali, come quello di Ulisse (Angelo Minoli) a foreste pietrificate e mortifere, o a laghi ghiacciati, nei quali si trovano Pier delle Vigne (Daniele Venturini) prima ed Ugolino (Francesco Iaia) poi. Il viaggio non ha mai fine ed il maestro Virgilio (Andrea Ortis) accompagna il poeta di Firenze, proteggendolo, incoraggiandolo, esortandolo nei momenti di maggior difficoltà e abbandono. Gli ambienti che si susseguono si fanno sempre più tranquilli: boschi dai colori autunnali, come quelli di Pia dei Tolomei (Mariacarmen Iafigliola), o fiabeschi, come il giardino di Matelda (Manuela Zanier). Infine, luminosi e celestiali, come quelli che attendono Dante in occasione dell’incontro con Beatrice (Myriam Somma).
La presentazione a Milano (è quasi uno spettacolo)
In occasione della presentazione del 5 marzo a Milano, Andrea Ortis accompagnerà il pubblico nel processo creativo di una messa in scena senza precedenti, svelando il dietro le quinte di una colossale e ambiziosa produzione nella triplice veste di regista, coautore e attore. L’opera sarà raccontata direttamente dalla viva voce dei protagonisti che si esibiranno dal vivo in alcune tra le arie più belle, rendendo l’evento di presentazione un appuntamento imperdibile per chi ama l’arte e la cultura.
Un teatro che sembra cinema
Un ricco antipasto dello spettacolo vero e prorpio che si avvarrà delle emozionanti musiche orchestrali di Marco Frisina che sorreggono i testi suggestivi di Gianmario Pagano e Andrea Ortis. Tutto si svolgerà su un palco modulare automatico con sollevamento di piani e con la presenza di elementi scenici costruiti su disegno di Lara Carissimi, con la presenza di proiezioni di ultima generazione animate in 3D. Non mancheranno infine le coreografie acrobatiche dirette da Massimiliano Volpini e un allestimento luci su disegno di Valerio Tiberi.
Lo stile di Andrea Ortis
La fantasia dantesca asseconda le suggestioni e la visione registica di Andrea Ortis: “è stato un grande privilegio per me poter rimettere in forma espressiva un’opera così importante e significativa come la Divina Commedia – ha sottolineato Ortis – ho voluto creare una fantasia e portare l’azione registica, le visioni e le idee in forma di musical, in maniera armonica, leggendo in chiave moderna il capolavoro di Dante, grande scrittore, poeta, genio e soprattutto uomo“.
La voce narrante di Giancarlo Giannini
Lo spettacolo La Divina Commedia Opera Musical utilizza diversi linguaggi espressivi e asseconda l’inesauribile fantasia di Dante. Il Dante Viaggiatore in scena diventa la proiezione fisica della voce di se stesso, che nella magistrale interpretazione di Giancarlo Giannini (esclusiva voce narrante dello spettacolo, nonché una delle voci più belle di sempre del cinema), rappresenta la maturità di un Dante che si ricorda con tenerezza, quando a metà della propria esistenza, spinto da una forte depressione, trova nella scrittura una salvezza creativa e fertile. Cosa ha significato per Andrea Ortis avere la voce di Giannini? L’ho chiesto direttamente a lui: “cercavo dei colori, ne cercavo molti, il giallo avvolgente della fiducia un pò folle ed il blu scuro dell’inquietudine di un mare, il rosso del sangue e della passione di un viaggio ed il tenue rosa frutto maturo di una quiete e di una pace. Questi colori e molti altri dovevano prendere una consistenza, un corpo, e la voce di Giannini mi ha regalato questa gamma, con mille sfumature, caleidoscopio in timbro dell’umanità reale e tangibile del Dante che volevo. Lavorarci, poi, soprattutto nelle pieghe più recondite dei testi da me scritti è stato un lavoro di cesello, di bottega direi, dove la materia prima, pregiata e finissima ha trovato, nella drammaturgia la sua giusta collocazione, il suo corretto tempo. Dare voce è sufficiente a dare un’anima, lo spettatore ascolta ed immagina, come ogni lettore di fronte ad un libro, il proprio Mondo, il proprio Dante, appropriandosi della storia, partecipando al testo, con l’unico impegno dell’ascolto“.
Una Comedia attualissima
Il valore di questo testo è nella sua modernità, nel patrimonio di identità culturale che porta con sé, nella sua “Italianità”. È un caposaldo della nostra cultura italiana, come un quadro di Caravaggio, come la Pietà di Michelangelo,
così la “Divina Commedia” parla di noi, della nostra cultura, intrisa di arte e genio. Tutto nella Comedia si riferisce al nostro tempo, che può e vuole trovare nella sua storia una nuova linfa. La Divina Commedia Opera Musical, dopo Milano, approderà a Brescia (Gran Teatro Morato, 22 e 23 marzo), Firenze (Teatro Verdi, 30 e 31 marzo) e Roma (Teatro Brancaccio, dal 2 al 7 aprile).
