45 anni 05

La coppia Rampling-Courtenay tra amore e segreti nel 45 Anni di Andrew Haigh

Esce oggi in Italia 45 Anni, il film scritto e diretto da Andrew Haigh che è stato accolto trionfalmente all’ultimo Festival di Berlino e che ha visto i due attori protagonisti, Charlotte Rampling e Tom Courtenay, vincere l’Orso d’Argento per la migliore interpretazione (e diverse testate americane già parlano di possibile candidatura agli Oscar…).


Kate (Charlotte Rampling) e Geoff (Tom Courtenay) conducono una vita tranquilla nella campagna inglese e si apprestano a festeggiare i 45 anni di matrimonio. A pochi giorni dall’evento, però, Geoff riceve una notizia inattesa: è stato ritrovato in un ghiacciaio il corpo intatto di Katya, la sua prima fidanzata finita dispersa durante un’escursione negli anni sessanta. L’uomo cerca di non far trapelare il suo turbamento, ma Kate inizia a scavare nel passato fino a scoprire uno sconcertante segreto.

Già autore dell’acclamato Weekend, Andrew Haigh firma un’opera emozionante e coinvolgente, capace come poche di catturare i sentimenti più intimi e inconfessabili di una coppia di lungo corso.

Geoff e Kate

Geoff e Kate

Riportiamo ora di seguito integralmente le dichiarazioni sul film di Andrew Haigh.

Da dove nasce l’idea del film?

L’idea del film viene da un racconto di David Constantine, In Another Country. C’era qualcosa di struggente in questa storia di una relazione che inizia a vacillare proprio quando si avvicina all’ultimo ostacolo prima del traguardo. Come se questo evento del passato, questo corpo di donna conservato nel ghiaccio, avesse aspettato il momento giusto per creare il caos, un caos tutto interiore. I dubbi, le paure e le emozioni represse iniziano a venire a galla, chiamati in causa paradossalmente da una persona che non esiste più. Il racconto originale era molto conciso e nell’adattamento per il cinema ho voluto aggiungere nuovi elementi, come la festa per l’anniversario, oltre che spostare l’azione ai giorni nostri e non negli anni novanta: volevo che Kate e Geoff fossero personaggi attuali e che la storia delle loro scelte ci riguardasse più da vicino. Infine, ho deciso di raccontare la vicenda unicamente dal punto di vista di Kate: ci sono molti film sulle crisi esistenziali degli uomini e volevo lavorare su una prospettiva diversa.

Qual è il rischio dei sentimenti?

Esiste sicuramente una correlazione tra 45 Anni e il mio film precedente, Weekend. Entrambi si interessano al carattere complesso dell’intimità tra due persone; ai rischi che comporta il fatto di esporsi emotivamente con qualcun altro; alla difficoltà di essere davvero onesti sulle proprie paure. Peraltro, l’incapacità di comunicare emotivamente è spesso considerata come tipicamente inglese: credo ci sia qualcosa di culturalmente e politicamente conservatore negli inglesi che li spinge a nascondere i propri sentimenti per mantenere lo status quo. Ed è certamente il caso delle classi medie. Detto questo, però, penso sia molto difficile per chiunque essere davvero aperto riguardo ai propri sentimenti, anche perché è davvero complicato spiegare e articolare razionalmente quello che proviamo. Oltre il fatto che questa condivisione viene sempre percepita come un rischio.

Tom Courtenay

Tom Courtenay

Cosa ci racconta dei due attori protagonisti del film?

Charlotte è un’attrice di straordinaria intelligenza. Sa cosa è credibile e cosa non lo è. Quando la guardo sullo schermo vedo un uragano di emozioni dietro quegli occhi. Ti invita ad osservare ma anche a mantenere una certa distanza. Riguardo a Tom, c’è una certa vulnerabilità in lui e nel suo personaggio. L’ultima cosa che volevo era un uomo arrabbiato, pronto a sbraitare contro il mondo. Cercavo piuttosto qualcosa di più complesso, di più sensibile. Il suo personaggio è in lotta con sé stesso, non è il “cattivo” del film. Nel film non ci sono “cattivi”, solo delle persone che cercano di risolvere i propri problemi. Un altro aspetto interessante dei due protagonisti è che sono entrambi due icone degli anni sessanta. Ho sempre sperato che le loro storie personali e artistiche sarebbero state percepite in qualche modo dal pubblico. 45 Anni parla anche delle speranze e del potenziale del passato dei due protagonisti e il fatto di conoscere questi attori per come erano da giovani credo aiuti enormemente il pubblico.

Come sono le relazioni prima e dopo i trenta anni?

La rappresentazione di questa coppia in là con gli anni è volutamente poco convenzionale. Io non credo che le persone smettano di cercare risposte solo perché invecchiano. Circola questa convinzione che prima di arrivare ai trent’anni bisogna aver capito e risolto tutto di se stessi. Sono abbastanza sicuro che per la maggior parte di noi non funziona così. Cambiamo in continuazione, la nostra identità si evolve senza sosta e non smettiamo mai di fare domande.

Charlotte Rampling

Charlotte Rampling

Intanto il tempo passa…

Provo una grande simpatia per Kate. C’è sicuramente una componente irrazionale nei suoi sentimenti e lei stessa ne è consapevole, ma quei sentimenti rivelano al tempo stesso qualcosa di più profondo e sconcertante. È come se concentrarsi sulla propria relazione l’avesse spinta a provare una nausea che non riesce a superare. Si sente gelosa e respinta ma soprattutto è in ballo qualcosa che riguarda il significato stesso della sua vita, come se tutto ciò che ha costruito negli anni iniziasse a perdere senso e a sgretolarsi, senza che lei riesca a rimettere i pezzi insieme. Il tema del tempo, d’altra parte, mi interessa molto. Le nostre vite somigliano a un’onda che va avanti tranquilla mentre non sembra succedere nulla e, tuttavia, più si invecchia più si capisce che il tempo in realtà sta fuggendo. Mi piace comprimere il tempo nelle storie che racconto e i miei film, non avendo una trama particolarmente complessa, grazie a questa compressione acquistano slancio e energia.

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