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La Rivoluzione è Finita?: Italo Spinelli spiega il Cinema Iraniano dagli anni Sessanta a oggi

In occasione della mostra Unedited History. Iran 1960 – 2014  che attraverso oltre 200 opere racconta 50 anni di storia e cultura dell’Iran (fino al 29 marzo 2015) il Maxxi di Roma offre domani, sabato 14 e domenica 15 febbraio alle ore 17.00 presso la Sala Graziella Lonardi Buontempo a ingresso libero fino a esaurimento posti, due incontri di approfondimento dedicati al cinema e al documentario iraniano a cura di Italo Spinelli, Direttore Artistico di Asiatica Film Mediale dal titolo La Rivoluzione è Finità? Il titolo della rassegna è un richiamo dichiarato ai fatti storici che hanno influenzato la produzione artistica iraniana del ‘900 ma anche al fermento che contraddistingue la produzione cinematografica dell’Iran contemporaneo.

Khāneh siyāh ast («La casa è nera») di Forough Farrokhzad, 1962

Khāneh siyāh ast («La casa è nera») di Forough Farrokhzad, 1962

Dai film degli anni Trenta al mondo dei cineasti degli anni Sessanta, dalla Nouvelle Vague degli anni Settanta alle immagini di Kiarostami, dai cinema dati alle fiamme alla fine degli anni Settanta ai film del regime islamico fino ad arrivare ai documentari dei movimenti di protesta dell’Onda Verde del 2009 e all’Oscar 2012 per il film Una Separazione di Asghar Farhadi (foto film in copertina). Il primo incontro è dedicato alla contrapposizione tra passato e presente, tradizione e innovazione nella società iraniana e analizza la produzione cinematografica dagli anni Trenta fino alla Rivoluzione del 1979. Il secondo incontro prende in esame il periodo che parte dagli anni Ottanta con la rappresentazione che il regime Islamico dà della nazione Iraniana, della guerra e dei suoi eroi, per arrivare all’apertura che ha caratterizzato gli anni più recenti.

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