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Romeo e Giulietta da Ovidio ai tempi moderni: una lunga Storia d’Amore

A ispirare William Shakespeare nella scrittura di Romeo e Giulietta fu molto probabilmente il poeta romano Ovidio autore della storia di Piramo e Tisbe e il loro amore proibito dalle rispettive famiglie, pubblicata in latino nell’8 d.C nel quindicesimo libro delle sue Metamorfosi. Anche in quel caso i due innamorati si incontrano davanti al muro di un giardino (simile al balcone di Giulietta) e conosceranno entrambi un destino fatale con un doppio suicidio.

Piramo e Tisbe, Gautherot Pierre-Claude 1799

Piramo e Tisbe, Gautherot Pierre-Claude 1799

Ma oltre agli antichi testi romani, Shakespeare trovò ispirazione anche da due novelle italiane: la prima è Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti di Luigi Da Porto del 1530, anch’essa ambientata a Verona e con lo scontro tra le famiglie bene dei Montecchi e dei Capelletti; la seconda è una omonima novella del 1554 scritta dal monaco italiano Matteo Bandello in cui Romeo conosce il nome di Giulietta solo dopo il ballo grazie ad una Balia. Quest’ultima fu tradotta in francese da Pierre Boaistuau e da qui nacque la prima versione in inglese, il Romeo e Giulietta di Arthur Brooke, del 1562. Il Bardo pubblicò la sua versione nel 1597.

Facciamo un salto poi nel ventesimo secolo quando la Storia d’Amore per eccellenza cominciò a sconfinare anche nel cinema. A mettere la basi furono Arthur Laurents, Stephen Sondheim e Leonard Bernstein che adattarono il plot per realizzare un musical (portato poi sul grande schermo): West Side Story. Spostando l’azione nella New York degli anni cinquanta, il musical racconta la storia di due innamorati, Tony e Maria, appartenenti a famiglie che fanno parte di gang in conflitto e di etnia differente. L’ambientazione urbana e l’attenzione per la cultura delle gang è legata alla violenza interna e al pericolo insito nella storia. Da West Side Story in poi, l’opera è stata rappresentata o adattata per riflettere sui conflitti etnici reali o sulle sanguinose rivalità, dando alla storia una dimensione sociale.

West Side Story (1961)

West Side Story (1961)

Altre due versioni cinematografiche hanno influenzato significativamente il modo in cui pensiamo a Romeo e Giulietta oggi. La prima è la versione del 1968 firmata da Franco Zeffirelli che decise di scegliere, per i due protagonisti, dei giovani attori ancora sconosciuti: Leonard Whiting e Olivia Hussey. Una decisione che ebbe il pregio di dare un nuovo significato al senso di gioventù ed energia della rappresentazione, visto che Giulietta è una giovane adolescente e Romeo poco più che adolescente. Il film fu acclamato in tutto il mondo (40 milioni di dollari incassati negli USA) anche grazie alla meravigliosa colonna sonora composta da Nino Rota. Vinse inoltre due premi Oscar: per la fotografia di Pasqualino De Santis e per i costumi di Danilo Donati.

"Romeo e Giulietta" di Zeffirelli (1968)

“Romeo e Giulietta” di Zeffirelli (1968)

Il secondo è il film di Baz Luhrmann del 1996, Romeo + Giulietta, interpretato da Leonardo Di Caprio e Claire Danes. Luhrmann ha aggiornato l’ambientazione dello spettacolo: Verona diventa Verona Beach, un luogo urbano e pieno di violenza. Il regista ha reso omaggio alla cultura popolare, a Mtv e al montaggio dei video musicali, della pubblicità e dei telegiornali, tutto in un panorama cittadino sgargiante.

"Romeo + Giulietta" (1996)

“Romeo + Giulietta” (1996)

Due anni più tardi, nel 1998, la passione per Romeo e Giulietta era ancora forte. Un altro film, Shakespeare in Love, immagina che uno sfortunato amore della vita dello stesso Shakespeare (Joseph Fiennes) abbia ispirato il testo. Nel dramma che si svolge dietro le quinte, William Shakespeare si innamora di una nobildonna (Gwyneth Paltrow), Viola de Lessops, che è già impegnata con un uomo del suo stesso rango. Quando il giovane scrittore Will tenta di scrivere la farsa dal titolo “Romeo ed Ethel la figlia del pirata”, la sua relazione segreta con Viola, che si veste da ragazzo per incarnare il ruolo di Romeo, trasforma la commedia in tragedia.

"Shakespeare in Love" (1998)

“Shakespeare in Love” (1998)

Ma il lavoro di Shakespeare compare ai giorni nostri anche in maniera meno letterale. Pensiamo a Bella ed Edward della saga di Twilight, che condivide diverse caratteristiche con Romeo e Giulietta. Per esempio, il loro amore è contrastato dalle famiglie in conflitto, visto che Edward è un vampiro, mentre Bella ha sempre avuto un rapporto forte con Jacob e i lupi. Inoltre, Bella deve rischiare di morire e tornare in vita (come Giulietta con la pozione sonnifera) per poter ritrovare il suo vero amore.

Nel 2010 in Letters to Juliet di Gary Winick, una giovane americana (Amanda Seyfried) che si trova a Verona, si imbatte nella casa in cui si suppone vivesse la vera Giulietta Capuleti e si occupa di rispondere alle lettere che i visitatori lasciano per lei. E un anno dopo, nel 2011, esce al cinema anche il film d’animazione Gnomeo e Giulietta di Kelly Asbury.

"Letters to Juliet" (2010)

“Letters to Juliet” (2010)

Nello stesso anno, in Italia, Valerio Binasco insieme a Fausto Paravidino riscrive Romeo e Giulietta per il teatro, attualizzandolo. Nella parte di Romeo scelgono il cinematografico Riccardo Scamarcio, mentre a interpretare Giulietta è Deniz Ozdogan. Un’opera di tre ore per cui Scamarcio è stato premiato al Flaiano Film Festival come Miglior Attore Teatrale.

Riccardo Scamarcio e Deniz Ozdogan a teatro

Riccardo Scamarcio e Deniz Ozdogan a teatro

Si arriva così, oltre al musical con Orlando Bloom, all’ultimo ritorno al classico ed al tradizionale di Romeo&Juliet diretta dall’italiano Carlo Carlei con la coppia Hailee Steinfeld e Douglas Booth (nel cast c’è anche Paul Giamatti). Il film, che è stato girato in Italia (Verona, Mantova e anche a Roma), è uscito nell’ottobre 2013 in Inghilterra e negli USA mentre in Italia è nelle sale dal 12 febbraio 2015.

"Romeo e Giulietta" di Carlo Carlei (2013)

“Romeo e Giulietta” di Carlo Carlei (2013)

“Ogni generazione ha mantenuto in vita l’opera di Shakespeare in varie forme, riscoprendo continuamente come la storia di questi due innamorati riesca a dare un senso all’infinito ciclo di amore e odio, di violenza e passione che contraddistingue l’esistenza umana”.

Kate Attwell

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