L'Uomo Sulla Strada (1)

L’Uomo Sulla Strada, colpa e amore nel thriller d’esordio di Gianluca Mangiasciutti

Aurora Giovinazzo e Lorenzo Richelmy protagonisti del thriller L’Uomo Sulla Strada, l’opera prima di Gianluca Mangiasciutti che dopo essere stato presentato con successo in anteprima nella sezione Panorama Italia di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, sarà al cinema dal 7 dicembre. 

Il film

Irene (Aurora Giovinazzo) ha 8 anni quando assiste come unica testimone alla morte del padre per mano di un pirata della strada che scappa via. Perseguitata dal senso di colpa per non riuscire a ricordare il volto dell’assassino, Irene diventa un’adolescente ribelle e introversa con l’unica ossessione di farsi giustizia. Abbandona la scuola e trova lavoro nella fabbrica di proprietà del glaciale e affascinante Michele (Lorenzo Richelmy), che è proprio l’uomo che era al volante dell’auto. La ragazza sembra non riconoscerlo, lui invece non ha dubbi. Michele prova da subito un forte istinto di protezione verso la ragazza, che ben presto si trasforma in amore. Irene completamente all’oscuro inizia ad aprirsi e confidarsi proprio con l’uomo a cui sta dando la caccia. Mentre il cerchio si stringe attorno a Michele, qualcosa di inaspettato avviene.

L'Uomo Sulla Strada (2)

Gianluca Mangiasciutti racconta…

“Quando ho letto il soggetto de L’Uomo Sulla Strada, scritto da Serena Cervoni e Mariano Di Nardo, vincitore del Premio Solinas, ho capito subito che era la storia con cui volevo esordire al cinema. Ci ho visto subito un film che avesse al centro di tutto i sentimenti e la credibilità psicologica dei personaggi, il tutto però calato in un meccanismo narrativo coinvolgente e avvincente. L’Uomo Sulla Strada è una storia che non ha paura di addentrarsi nella profondità e nelle contraddizioni dell’animo umano. Che non ha paura di indagare istituti profondi dell’animo umano: come nasce l’amore? Quanto potere abbiamo su di esso? Può esistere una giustizia riparativa e in definitiva il perdono per chi ha causato la morte? Michele e Irene in fondo rivendicano la stessa cosa: il diritto ad essere felici. Infine, ho scelto di raccontare L’Uomo Sulla Strada, perché è un film che parla di speranza. Sono infatti convinto che, nonostante tutto, la vita e l’amore vincono sempre”.

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