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Mina, 80 anni e uno stile Grande Grande Grande

Anna Maria Mazzini, in arte Mina, è una diva senza età, nonostante oggi compia 80 anni ed è assente dalle scene dall’agosto del 1978. Lontana da quella “pazza folla” che l’ha amata e anche tanto crtiticata, a causa del figlio illegittimo, avuto fuori dal matrimonio con Corrado Pani. La sua stella nasce in un’Italia ancora troppo conservatrice, che ancora non conosceva il divorzio.

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Una voce unica

Rimane forte e potente la sua immagine costruita tra gli anni 60 e 70: un volto pallido, il distintivo tratto di eyeliner nero e quei vestiti Made in Italy, cuciti per enfatizzare i suoi gesti scenici. E poi la voce, unica e difficilmente imitabile grazie alle numerosi sfumature che riesce ad esprimere: a tratti ironica (Una Zebra a Pois o Le Mille Bolle Blu, quest’ultima canzone che si posiziona al quinto posto al festival di Sanremo), a tratti intensa quando il testo lo richiede (Ancora, Mi sei Scoppiato dentro al Cuore).

Protagonista in tv

Sarebbe però riduttivo celebrare Mina solo per le sue eccellenti qualità canore. Anche sul piccolo schermo, in veste di show girl per il Varietà, raggiunge vette altissime, affiancando i grandi nomi del Sabato Sera della Rai negli anni ’60 (un periodo d’oro), per citarne alcuni: Mike Bongiorno, Ugo Tognazzi, Adriano Celentano, Vittorio Gassman, Totò, Walter Chiari e Marcello Mastroianni. Nonostante la parentesi della gravidanza (e di una conseguente momentanea estromissione dalla televisione di Stato), diventa conduttrice televisiva nel 1965. Duetti e sketch la mettono alla prova: è una televisione sperimentale, con poche scenografie, che punta tutto sulla capacità di intrattenimento dei conduttori e dei loro ospiti.

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Un’icona moda

Il pubblico rimane ammaliato dalle sue numerose performance: quella voce viene accentuata da gesti sensuali che sottolineano gli occhi e la bocca, mentre le braccia si alzano e accarezzano il corpo. Mina punta sulla voce e sul linguaggio del corpo, quest’ultimo enfatizzato da una scelta precisa degli abiti. Il costume televisivo italiano non segue né i cliché dello spettacolo americano o parigino né copia la moda della strada. La “Tigre di Cremona” sa quello che vuole e scegli abiti degli stilisti italiani che possono esaltare la sua fisicità o enfatizzare la gestualità. Paillettes, piume, colletti e geometrie ne definiscono l’icona moda che tutt’oggi conosciamo.

Anche al cinema

E poi c’è il cinema: ben pochi sanno che ha girato ben 13 pellicole tra il 1959 e il 1967. Piccoli ruoli seguiti da diverse offerte, rifiutate per pudore – così afferma il figlio Massimiliano Pani -, perché “non riteneva fosse il suo mestiere”. Mina rifiutò proposte da Michelangelo Antonioni, Federico Fellini e Francis Ford Coppola che la voleva ne Il Padrino nel ruolo di Kay Adams, interpretato poi da Diane Keaton.

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Regina indiscussa

Preferì girare ben 80 Caroselli: al culmine del successo è la protagonista di una serie firmata Barilla, con la brillante regia di Valerio Zurlini, Antonello Falqui, Enzo Trapani e Piero Gherardi. Ancora oggi, tra una sigla e un jingle pubblicitario, con la sua voce sempre potentissima, si dimostra essere una Regina assoluta. Un mito, dallo stile “grande grande grande”.

“Essere immortale non mi interessa. Mi piace invecchiare”.

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Selene Oliva 

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