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Mix di fiabe e citazioni cinematografiche ne I 7 Nani di Harald Siepermann

Biancaneve, la Bella Addormentata, Cappuccetto Rosso, una strega e un drago ballerino. E soprattutto, sette piccoli eroi coraggiosi e divertenti. Stiamo parlando de I 7 Nani, il film d’animazione tedesco diretto da Harald Siepermann basato sui personaggi creati da Otto Waalkes e Bernd Eilert. Il cartone, uno dei più grandi successi di pubblico degli ultimi anni (3 milioni di dollari di incassi in Germania, 2 milioni in Russia e un milione in Corea del Sud), arriverà nelle sale dal 30 aprile, un’esclusiva per l’Italia di Italian International Film, distribuito da Microcinema.

Bobo, il più giovane dei sette nani, per sbaglio punge la principessa Rose (anche conosciuta come “La bella addormentata”) e con lei fa piombare nel sonno il regno di Fantabulosa. Il maleficio della strega Perfidia, da cui Rose si era sempre dovuta difendere sin dall’infanzia, è ora divenuto realtà. Insieme agli altri sei compagni Bobo dovrà viaggiare in luoghi magici, alla ricerca di un modo per risvegliare Rose.

Sarà l’occasione per vivere avventure fantastiche e conoscere incredibili personaggi. Un esilarante mix delle fiabe più famose per grandi e piccini, con un drago strampalato, un nano coraggioso e una lunga serie di gag.

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Oltre a mescolare le famose fiabe del passato, I 7 Nani celebra il cinema del passato anche attraverso i protagonisti della storia. Gli animatori avevano dei punti di riferimento per i nani, persone reali che fossero in sintonia con i personaggi. In effetti, Cremolo si basa sulla star della comicità americana Kevin James.

Invece, c’è molto di Buster Keaton in Nuvolo e di Groucho Marx in Rambolo, mentre Sveltolo si ispira a Stan Laurel. Per lo spettacolare numero di ballo di Barny, gli animatori si sono ispirati a dei veri ballerini di tip tap, in particolare Fred Astaire.

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Richiami storici e culturali anche per le architetture. Per la realizzazione del castello di Perfidia, costruito nella roccia della sua isola, gli autori si sono ispirati a veri edifici, che ovviamente non potevano vantare le spettacolari dimensioni di quelle del castello nel cartone. La casa dell’artista César Manrique a Lanzarote, che il pittore e architetto ha costruito nella lava, è stata una fonte di ispirazione. Le famose chiese di Lalibela in Etiopia, che sono state costruite all’interno delle montagne nel tredicesimo secolo, sono state un modello a ispirarsi per l’architettura del castello di Perfidia.

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