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Naples ’44, gli appunti di Norman Lewis nel film di Patierno

Nella Selezione Ufficiale del 11. Festa del Cinema di Roma, verrà proiettato stasera Naples ’44, il film scritto e diretto da Francesco Patierno basato su Napoli ’44, il libro di Norman Lewis (edito da Adelphi). La pellicola, al cinema dal 15 dicembre, è narrata da Adriano Giannini per la versione italiana e da Benedict Cumberbatch per la versione internazionale.

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Nel 1943 un giovane ufficiale inglese, Norman Lewis, entrò con la Quinta Armata Americana in una Napoli distrutta e piegata dalla guerra. Lewis fu subito colpito dal magma sociale pulsante e complesso di una città che ogni giorno riusciva nei modi più incredibili a inventarsi la vita dal nulla, e prese nota su alcuni taccuini di tutto quello che gli successe nell’anno della sua permanenza. Gli appunti che Lewis scrisse in quel periodo finirono poi per costituire Naples ‘44.

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Il film tratto da questo libro, immagina l’ufficiale inglese, divenuto dopo la guerra un affermato scrittore, tornare tantissimi anni dopo nella città che lo sedusse e lo conquistò per un visionario amarcord fatto di continui flashback tra i luoghi del presente che Lewis ripercorre dopo tanto tempo e le storie del passato di cui questi luoghi sono stati protagonisti.

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E così, tra signore in cappello piumato che mungono capre tra le macerie, statue di santi preposti da una folla in deliquio a fermare l’eruzione e professionisti in miseria che sopravvivono impersonando ai funerali un ricco e aristocratico zio di Roma, vedremo sfilare negli ottanta minuti di cui è composto il film una eccitante e imprevedibile sequenza di storie e personaggi assolutamente indimenticabili. Ma Naples ‘44 è anche – e forse soprattutto – una potente denuncia degli orrori delle guerre. Di tutte le guerre, giuste o ingiuste che siano

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