Foto di Gianni Fiorito.

Natale In Casa Cupiello, da Eduardo a Edoardo, ancora risate, ancora lacrime

Foto di Gianni Fiorito.

In occasione del 120° anniversario della nascita di Eduardo De Filippo, martedì 22 dicembre alle 21.25 in Prima visione su Rai1 andrà in onda Natale In Casa Cupiello, la trasposizione filmica diretta da Edoardo De Angelis tratta dall’omonima commedia di De Filippo. Una storia di intramontabile bellezza che fa ridere e commuovere interpretata da un grande cast che comprende: Sergio Castellitto, Marina Confalone,  Adriano Pantaleo, Tony Laudadio, Pina Turco, Alessio Lapice e Antonio Milo.

Il film

Napoli, 1950. Il giorno di Natale è vicino e, come ogni anno, Luca Cupiello (Sergio Castellitto) prepara il presepe; è il suo mondo perfetto, al riparo dalla realtà, dove ogni cosa trova la sua giusta collocazione. Ma a nessuno interessa. Non a suo figlio Tommasino (Adriano Pantaleo), nonostante i suoi tentativi di seduzione. Non a sua moglie Concetta (Marina Confalone), che ha ben altro a cui pensare: l’altra figlia, Ninuccia (Pina Turco), infatti ha deciso di lasciare il ricco marito Nicolino (Antonio Milo) per l’uomo che ha sempre amato, Vittorio (Alessio Lapice), e gli ha scritto una lettera per comunicarglielo. Concetta riesce a evitare quella che per la famiglia sarebbe una sciagura, ma la missiva capita nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna al genero. Nicolino scopre così il tradimento della moglie. Durante la vigilia di Natale, la sbadataggine di Luca mette di fronte i due rivali e la realtà irrompe prepotente nel clima presepiale di casa Cupiello. Tutto sembra perduto, ma in soccorso di Luca, morente, arriva ancora una volta il suo presepe.

Foto di Gianni Fiorito

Foto di Gianni Fiorito

Edoardo De Angelis racconta…

Natale In Casa Cupiello è una tragedia che fa ridere. Una casa distrutta e una famiglia in frantumi vengono tenute in piedi dall’ostinazione di Luca e dai suoi strumenti patetici: colla di pesce puzzolente e il sogno pulito del presepe. Il presepe è bello e commovente perché lì ognuno ha il suo posto, il suo ruolo. Piace solo a lui però perché gli altri vogliono cambiare posizione, vogliono essere liberi. E in nome della libertà, distruggono tutto. Sospesi tra realtà e presepe, è possibile una forma di salvazione? Si, è possibile ma affinché il bambino possa nascere e salvare il mondo trasformandolo in un vero mondo nuovo, il mondo vecchio deve morire. Dopo un’attenta istruttoria filologica attraverso le edizioni dell’opera mutata nel corso dei decenni anche profondamente, abbiamo deciso di collocare il presente adattamento nel 1950. Un anno emblematicamente sospeso tra la guerra e il benessere. Napoli è ancora ferita dalle bombe ma si sentono i primi vagiti di una classe media che si affermerà negli anni successivi. Un anno sospeso tra distruzione e ricostruzione, proprio come il 2020. È una commedia che fa piangere Natale In Casa Cupiello“.

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