Petra, Paola Cortellesi diventa la detective di Alicia Giménez Bartlett

Su Sky Cinema Uno dal 14 settembre Paola Cortellesi sarà la protagonista di quattro gialli al femminile in Petra, la nuova produzione Sky Original – con Cattleya e Bartlebyfilm – diretta da Maria Sole Tognazzi ed ispirata alle storie (pubblicate in Italia da Sellerio) della detective di Barcellona più famosa al mondo, Petra Delicado, il personaggio creato alla metà degli anni ‘90 dalla penna di Alicia Giménez Bartlett.

La serie

Ispettrice della mobile di Genova, dall’archivio Petra (Paola Cortellesi) si ritroverà catapultata in prima linea a risolvere dei casi di omicidio e di violenza, assieme al viceispettore Antonio Monte (Andrea Pennacchi), poliziotto vecchio stampo prossimo alla pensione, ricco di saggezza umana e grandi intuizioni. Due matrimoni falliti alle spalle, libera da legami sentimentali, fuori dagli schemi e alla continua ricerca del suo posto nel mondo, grazie al nuovo incarico Petra saprà rimettersi in gioco non solo professionalmente.

Una donna lontana da ogni cliché

Petra è decisamente lontana da ogni tipo di stereotipo o cliché e i due soggetti della campagna fanno esplicito riferimento ad alcuni di questi per ribaltarli. Mentre la voce di Paola Cortellesi narra alcuni luoghi comuni sulle donne e non solo, le immagini della serie li smentiscono punto a punto: «Petra è l’angelo del focolare, è una che sa stare zitta al suo posto» mentre la vediamo rispondere in malo modo a una giornalista insistente, oppure «Petra è una dai modi garbati, è una che sa quando bisogna stare un passo indietro» quando invece non si fa problemi a rispondere sarcasticamente al suo superiore, o ancora «Petra è una donna da sposare» anche se la sentiamo dire al suo vice che dei suoi due mariti si era già pentita al momento del sì.

Petra 1

Petra è solo Petra

In sostanza – continua e conclude Paola CortellesiPetra non è una serie di luoghi comuni, no. È solo… Petra, un personaggio solo apparentemente duro e scontroso, ma pieno di umanità e in cui ciascuno di noi, a suo modo, potrà ritrovare qualcosa di sé”.

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