© Arnaud Borrel

Philippe de Chauveron e i matrimoni misti, ecco Non Sposate Le Mie Figlie 2

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Dopo Non Sposate Le Mie Figlie! (2015), giovedì 7 marzo arriva al cinema Non Sposate Le Mie Figlie 2, un nuovo esilarante capitolo sul tema delle nozze miste. Alla regia torna nuovamente Philippe de Chauveron – che ha sceneggiato il film insieme a Guy Laurent – mentre in azione c’è un vastissimo guidato da Christian Clavier e Chantal Lauby e composto da: Ary Abittan, Medi Sadoun, Frédéric Chau, Noom Diawara, Frédérique Bel, Julia Piaton, Emilie Caen, Elodie Fontan, Pascal Nzonzi, Salimata Kamate, Tatiana Rojo e Claudia Tagbo.

Il film

Claude (Christian Clavier) e Marie (Chantal Lauby) sembrano ormai essersi rassegnati al matrimonio delle loro adorate quattro figlie (interpretate da Frédérique Bel, Julia Piaton, Émilie Caen e Élodie Fontan) con uomini di origini e culture molto distanti dalla loro: Rachid (Medi Sadoun), musulmano di origini algerine, Chao (Frédéric Chau), ateo e figlio di cinesi, l’ebreo David (Ary Abittan) e il senegalese Charles (Noom Diawara).

Ma la loro tranquillità familiare viene messa ancora una volta a dura prova quando scoprono che i loro generi hanno deciso di lasciare la Francia con mogli e figli in cerca di fortuna all’estero. Come se non bastasse, atterrano in Francia anche i consuoceri Koffi  (Pascal N’Zonzi e Salimate Kamate) per il matrimonio della loro unica figlia femmina (Tatiana Rojo). Incapaci di immaginare la loro famiglia lontana e di non vedere crescere i propri nipoti, Claude e Marie sono pronti a tutto pur di trattenerli e dimostrare loro che la Francia è il posto migliore in cui possano vivere.

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Un successo che si conferma

Dopo il grande successo di Non Sposate Le Mie Figlie!, fenomeno cinematografico con oltre 150 milioni di euro incassati in tutto il mondo, con Non Sposate Le Mie Figlie 2 tornano nelle sale italiane i coniugi Verneuil alle prese con una nuova crisi familiare. In Francia è partito alla grande: oltre 27 milioni di dollari incassati nel primo weekend. In Italia vedremo: sicuramente è diventato più attuale rispetto a quattro anni fa.

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