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Raffaello Sanzio, 500 anni fa moriva il Principe delle Arti

Il 6 aprile 1520 moriva uno dei più grandi artisti della storia: Raffaello Sanzio. Lo ricordiamo parlandovi di Raffaello – il Principe delle Arti – in 3D, la prima trasposizione cinematografica mai realizzata su Raffaello Sanzio (1483-1520). Ad interpretare l’artista nelle ricostruzioni storiche è stato Flavio Parenti.

Raffaello – il Principe delle Arti – in 3D è un connubio tra digressioni artistiche, affidate a celebri storici dell’arte, raffinate ricostruzioni storiche, che garantiscono un coinvolgimento intimo ed emotivo, e le più evolute tecniche di ripresa cinematografica in 3D ed UHD per un’esperienza visiva totalizzante e coinvolgente. Un percorso di crescente bellezza che prende vita dal pennello e dal genio di uno dei più grandi talenti che la storia universale ricordi.

La digressione artistica partirà da Urbino (città natale di Raffaello) passando per Firenze, per approdare a Roma e in Vaticano, al contempo apice ed epilogo del folgorante percorso artistico di Raffaello: un totale di 20 location e 70 opere, di cui oltre 30 di Raffaello, raccontate attraverso molteplici esclusive e punti di vista inediti. La digressione artistica sarà affidata al commento autorevole ed appassionato di tre celebri storici dell’arte: Antonio Paolucci, Antonio Natali e Vincenzo Farinella.

Le ricostruzioni storiche, ispirate a dipinti dell’800 che testimoniano frammenti di vita di Raffaello, rappresentano istantanee della vita dell’artista, momenti delicati ed evocativi capaci di coinvolgere emotivamente lo spettatore introducendolo nei capitoli di digressione artistica.

Pochi personaggi nella storia dell’arte hanno una parabola di vita tanto intensa e ricca di suggestioni quanto Raffaello Sanzio. Muore a soli 37 anni eppure riesce a lasciare un segno indelebile nella storia dell’arte. Il destino di Raffaello sembra scritto nelle sue radici.

Giovanni Santi, il padre, è pittore ed intellettuale alla corte di Federico da Montefeltro e fu probabilmente il suo primo formatore ed ispiratore. Rimasto orfano a soli undici anni l’unica strada possibile per Raffaello sembra essere l’arte: una scelta coraggiosa che si rivelerà vincente.

Giovanissimo, a 17 anni, diviene infatti magister, il glorioso inizio di un percorso inarrestabile. Da enfant prodige a principe delle arti nell’arco di due decenni, Raffaello sa trarre dagli straordinari incontri umani della sua vita strumenti per la propria ascesa personale. Impara dai grandi maestri e li supera, li sfida e li vince, li osserva e li migliora. Entra nelle grazie dei Papi e dei potenti, ama la vita e la vive senza remore, con intensità e passione.

Un’esistenza indimenticabile al pari delle sue opere, che questo film prova a ripercorrere, dai primi passi ad Urbino, attraverso il periodo fiorentino, fino al grandioso capitolo romano, apice ed epilogo del suo percorso umano ed artistico. Un dialogo intimo tra vita e opere e raffinate ricostruzioni storiche, veri e propri tableau vivant ispirati a dipinti ottocenteschi, che ritraggono Raffaello nei momenti più rappresentativi.

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