ROSA LUXEMBURG, Daniel Obrychski, Barbara Sukowa, 1986

Rosa Luxemburg, la Donna Rivoluzionaria di Margarethe von Trotta

ROSA LUXEMBURG, Daniel Obrychski, Barbara Sukowa, 1986

Lunedì 21 gennaio, in occasione dei 100 anni dell’assassinio di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico alle 16 promuove, presso la Casa del Cinema di Roma (Largo Marcello Mastroianni 1, ingresso libero fino ad esaurimento posti), un’iniziativa che al suo centro prevede la proiezione del film Rosa Luxemburg di Margarethe von Trotta e una “lezione di cinema” nella quale la regista parlerà della sua opera insieme al Prof. Pietro Montani.

Rosa Luxemburg 1

Rosa Luxemburg, Il pluripremiato film di Margarethe von Trotta, è un ritratto della coraggiosa rivoluzionaria, attivista politica, filosofa, esempio tuttora di un socialismo dal volto umano e icona del movimento operaio internazionale e antimilitarista. La ricerca di Rosa Luxemburg per la von Trotta è stata la scoperta di una donna per la quale non c’era stato mai un tempo né uno spazio. Una donna poco amata, sia dal suo partito, la socialdemocrazia tedesca, sia dall’Internazionale, accusata di aver precipitato per avventurismo il fallimento della rivoluzione tedesca. Una donna di cui l’ultimo degli interessi fu la nazionalità e il primo la lotta contro la burocrazia, il potere, la guerra.

Rosa Luxemburg 2

Ci sono due tipi di film per me – dichiara Margarethe von Trottaquelli che vengono dall’interno e sono un viaggio nell’inconscio, e quelli che guardano al mondo, come è il caso di Rosa Luxemburg che era una rivoluzionaria radicale, non sopportava di vedere sangue e ha lottato per tutta una vita contro la guerra, con il sogno di poter creare una società migliore. Per il mio lavoro cinematografico è fondamentale comprendere che significa confrontarsi con la realtà, qualunque essa sia, e concepire trame in cui gli spettatori possano identificarsi con le situazioni e con i personaggi“. Ma il personaggio ritratto dalla regista in questa opera, peraltro recentemente restaurata e ripresentata a Berlino proprio pochi giorni fa, va aldilà di un messaggio politico e ideologico preciso: “non faccio film per politica o per comunicare un mio preciso messaggio politico – continua von Trottabenché la politica interessi ed influenzi spesso anche la vita dei miei personaggi“.

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