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Sharlto Copley è Chappie, il robot umano di Humandroid

Dal regista Neill Blomkamp, è arrivato da ieri al cinema Humandroid (Chappie), con Sharlto Copley, Dev Patel, Sigourney Weaver e Hugh Jackman. In un prossimo futuro, a sorvegliare sul crimine c’è una forza di polizia oppressiva meccanizzata. Quando un poliziotto droide, Chappie, viene rubato e riprogrammato, si trasforma nel primo robot con la capacità di pensare autonomamente. Quando forze potenti e distruttive cominciano a vedere Chappie come un pericolo per l’umanità e l’ordine, non si fermeranno davanti a nulla per mantenere lo status quo e garantire che Chappie sia l’ultimo della sua specie.

Dopo District 9 e Elysium, Neill Blomkamp ha invitato nuovamente il pubblico ad immaginare il nostro mondo in una veste diversa. Ambientato soltanto a pochi anni di distanza dalla nostra attualità, in Humandroid il mondo è sotto il controllo di droidi della polizia autonomi, chiamati Scouts. “Con loro ci si può ragionare, ma non ci puoi negoziare, non li puoi comandare”, dice Blomkamp. Con l’intera città sotto la cosiddetta “protezione” dei droidi poliziotti, arriva sulla scena una creazione interamente nuova Chappie, il primo robot dotato di libero arbitrio che prova emozioni. Anch’esso, a sua volta poliziotto, Chappie viene rapito e programmato per una serie di scopi diversi.

Ci sono persone, come Vincent Moore (Hugh Jackman), che vedono il robot pensante come la fine della razza umana, dopo tutto, se una macchina riesce a pensare, a cosa potrebbe servirgli un umano? Ma ci sono altre persone, come il creatore di Chappie ad esempio, Deon Wilson (Dev Patel), che vedono Chappie come una forma di vita che vive e respira – oltre che come ultima speranza per l’umanità, anche se non si sta parlando di un umano.

Sharlto Copley è Chappie

Sharlto Copley è Chappie

L’idea era di trovare qualcosa di inumano come un robot – in special modo un robot poliziotto – e dotarlo di caratteristiche umane, al punto di farlo diventare più emotivo degli stessi personaggi umani del film”, sottolinea Blomkamp. “Quello è il punto nevralgico dell’ironia del film – un droide poliziotto che diventa senziente e inizia a mostrare caratteristiche che sono più morali, etiche e coscienziose rispetto a quanto tendano a fare gli esseri umani”.

Nel film Blomkamp racconta la storia di un giovane dalla mente suggestionabile – il robot Chappie – che viene cresciuto all’ombra di improbabili influenze. “Chappie viene trascinato ben presto nello squallido mondo della malavita di Jo’burg, cresciuto da due genitori – uno buono e l’altro cattivo”, spiega Blomkamp. Da qui in poi, Chappie si troverà a dover scegliere tra due forze potenti – e quando queste forze si affronteranno, una città intera si troverà a camminare in bilico su una corda.

Sigourney Weaver

Sigourney Weaver

Il film solleva questioni – quando possono i robot essere considerati umani?” si domanda Sharlto Copley, interprete di Chappie nel film. “Può esserlo quando è in grado di dipingere o di gradire un certo tipo di musica? Per noi umani lo diventerebbero se avessero dei sentimenti, se potessimo connetterci con una macchina allo stesso modo con cui ci connettiamo con le persone. Penso che questo potrebbe essere il motivo per cui le persone definirebbero le macchine ‘viventi – se potessero provare emozioni allo stesso modo in cui le proviamo noi”.

A interpretare il ruolo del cattivo del film, Vincent Moore, troviamo Hugh Jackman. Un ingegnere molto contrario all’idea di intelligenza artificiale, Vincent prende i cambiamenti di Chappie in maniera personale, come spiega il produttore del film, Simon Kinberg. “Vincent è uno scienziato contorto, di stampo militare, aggressivo, insicuro e brillante, convinto che il mondo abbia bisogno della potente arma da lui creata. Ha sacrificato ogni cosa per questo programma. Ex soldato, per ottenere quello che vuole utilizza tattiche estreme e folli. Darebbe fuoco alla città per arrivare al suo scopo”.

Hugh Jackman

Hugh Jackman

Hugh Jackman ha spiegato così il suo personaggio: “la chiave per capire chi sia Vincent è che lui non perde mai. Anche quando le probabilità gli sono avverse, anche quando i segnali puntano verso tutt’altra direzione, quello è il momento in cui comincia a picchiare più duro. Sente che quello che fa è importante, che non può accettare le direttive di chiunque e perfino il fatto che possano vincere gli altri”.

Visto che raramente interpreta il ruolo del cattivo, Jackman si è divertito ad interpretare un cattivo realistico con un suo punto di vista giustificabile. “I migliori cattivi non sanno di esserlo”, dice. “Lui mette sul piatto un argomento genuino ed è convinto che ciò che sta facendo è giusto e necessario. Quello che lo rende un cattivo è la sua incapacità di perdere. Questa è la molla che lo fa diventare molto distruttivo, molto arrabbiato e vendicativo”.

Dev Patel

Dev Patel

Opposto a Vincent troviamo Deon Wilson, il creatore di Chappie, interpretato da Dev Patel. Un giovane ingegnere impegnato nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, è l’esatto contrario del Vincent interpretato da Jackman. “Più di ogni altra cosa, Vincent odia l’intelligenza artificiale”, dice Jackman. “Pensa che giocare a essere Dio sia umano. Sostiene che il crimine sia imprevedibile, quindi un problema umano, e che sia fondamentale che ogni arma venga controllata da esseri umani”.

Secondo Blomkamp, Deon rappresenta la nuova generazione di programmatori. “In lui c’è la fiamma che arde nei giovani”, dice lo sceneggiatore/produttore/regista. “Volevo che fosse un prodigio, uno studente ricercatore dell’intelligenza artificiale di Oxford e del MIT sul quale la compagnia mette le mani, ma che scopre da subito che gli scopi della compagnia non corrispondono esattamente ai suoi – e quindi dedica il suo tempo libero alla sua vera grande passione”.

Ninja e Yo Landi

Ninja e Yo Landi

Oltre a Sigourney Weaver, una delle più celebri eroine dei film di fantascienza, è da segnalare la presenza nel cast di Ninja e Yo Landi, due artisti musicali sudafricani che il regista descrive così: “Sfuggono ad ogni definizione e spiegazione, bisogna vederli per comprendere bene di cosa stiamo parlando, sono più unici che rari. Sono un gruppo rap, un fenomeno culturale, sono artisti pazzoidi”. Nel film, i loro personaggi hanno i loro stessi nomi: “nella vita reale sono persone intelligenti, si sono ricavati un loro posto nel mondo– mentre nel film, sono vittime del mondo. Sono meno coscienti e meno in controllo del loro destino”.

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