JOVANNA FOR FUTURE

Slow Film Fest, le visioni delle donne che cambiano il mondo

Dal 10 al 15 dicembre su slowfilmfest.stream si terrà online la sesta edizione di Slow Film Fest, la kermesse realizzata dall’Associazione culturale MuoviLeIdee interamente dedicata ad una visione cinematografica “slow”, si presenta ai nastri di partenza con un ricco programma, attento ai nuovi linguaggi, alla produzione cinematografica indipendente e agli sguardi femminili.

Wuman Visions

L’universo femminile è in primo piano, e non solo perché la kermesse è pensata, sviluppata, organizzata e promossa da un team di donne (Maria Luisa Celani, con la collaborazione alla programmazione di Florencia Santucho, Cristina Borsatti, Ilaria Iovine e Susanna Stivali). Anche merito della collaborazione con la neonata casa di produzione romana Wuman Visions, attenta alle problematiche di genere e al cinema realizzato dalle donne. Anche grazie alla presenza di numerose registe. Per una volta, la quota rosa supera quella azzurra, dimostrando la grande attenzione che le donne registe stanno dando alla forma documentaria e ai temi dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, di genere e legati ai diritti umani, temi da sempre al centro dello Slow Film Fest.

Documenta

Arrivano da tutto il mondo, grazie alla forma del documentario indipendente, al centro della sezione Documenta, che quest’anno presenterà numerose anteprime internazionali. Tra queste Grit di Cynthia Wade & Sasha Friedlander, resoconto di una tragedia ambientale che ci riporta nel 2006, quando la società di trivellazione Lapindo ha scatenato un flusso di fango tossico inarrestabile nella Giava orientale, seppellendo decine di villaggi e costringendo 60.000 indonesiani ad andarsene. Ci porta in Colombia Sumercé di Victoria Solano Ortega, per farci riflettere sui diritti e sulla sovranità del cibo. In Understory la regista portoghese Margarida Cardoso viaggia attraverso Sao Tome e Principe, Inghilterra e Brasile, tra passato e presente, smantellando gli schemi dell’oppressione coloniale europea e indagando le possibilità di un giusto sfruttamento della pianta del cacao. Storia tutta al femminile è Jovanna For Future di Tangerine Tree, che racconta la come l’attivista Greta Thunberg abbia ispirato tante giovani, la crisi ambientale del pianeta è anche nel Metamorphosis di Nova Ami, e nel documentario italiano The Climate Limbo che ci ricorda che entro il 2050 le migrazioni guidate dal cambiamento climatico potrebbero contare fino a 300 milioni di nuovi rifugiati.

"Pink Ribbon Inc"

“Pink Ribbon Inc”

È italiano anche il documentario The Sound of the Tigris di Laura Silvia Battaglia, affascinante diario visivo e sonoro delle avventure di alcuni membri della Tigris River Flotilla, associazione che si occupa di far comprendere l’importanza della difesa dell’ecosistema mesopotamico e di rendere consapevoli i governi iracheno e turco delle drammatiche conseguenze dello sfruttamento delle acque del Tigri sulla popolazione locale. Pink Ribbons Inc. della regista canadese Lèa Pool documenta, invece, come alcune aziende utilizzano il marketing legato al Nastro Rosa per aumentare le vendite, contribuendo solo con una piccola parte del ricavato alla causa del cancro al seno in sé. Non mancheranno infine gli incontri (14 e 15 dicembre) con le registe, dedicati ai temi dello Slow.

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