© British Broadcasting Corporation and Polunin Ltd. / 2016

Talento e tormento, Sergei Polunin è il geniale e ribelle Dancer di Steven Cantor

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Sergei Polunin, l’enfant terrible della danza mondiale, sarà l’ospite d’eccezione all’Anteo Palazzo del cinema di Milano, il 7 febbraio, alle ore 21, per presentare il documentario Dancer di Steven Cantor in uscita nei cinema d’Italia dal 5 febbraio con Wanted Cinema. Il documentario immortala la vita e il bad boy della danza Polunin, definito dal New York Times “il ballerino più dotato della sua generazione“.


La pellicola segue attraverso interviste e filmati d’archivio la straordinaria storia del prodigio della danza divenuto a soli 19 anni il più giovane primo ballerino del Royal Ballet di Londra e considerato uno dei più geniali e controversi danzatori contemporanei. “Il James Dean, il Bad Boy della danza”, come lo hanno battezzato i media inglesi in riferimento alla sua attrazione per gli eccessi autodistruttivi, emerge come un personaggio romantico e tormentato, che ha saputo rendere popolare il balletto classico grazie a un talento naturale, “aiutato” da un efficacissimo video virale, diretto da David LaChapelle, che lo vede esibirsi in una coreografia mozzafiato sulle note di Take Me to Church di Hozier.

Ribelle, iconoclasta, una vera e propria star, Sergei Polunin è uno dei tanti figli della povertà nell’Ucraina degli anni ‘90. Nel suo paese di origine “tutti erano poveri, nessuno aveva soldi. E quando tutti sono poveri, non senti le differenze”. Polunin è cresciuto in una famiglia che ha fatto grandi sacrifici per permettere a lui, giovanissimo e formidabile ballerino, di proseguire la sua formazione, con la speranza di un futuro migliore.

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Steven Cantor svela questa parte della vita di Polunin attraverso gli innumerevoli home-video girati dalla madre, risorsa rarissima nell’epoca predigitale. L’accesso a questi materiali permette di tracciare il percorso intimo e artistico dell’artista, dalle prime piroette già all’età di otto anni al suo ingresso nella Royal Ballett Academy di Londra. E poi gli scandali, i tatuaggi, le droghe, gli abusi e, all’apice del successo, l’abbandono della prestigiosa accademia inglese per tornare trionfante sulle note trascinanti del video di LaChapelle.

Come fai a fare i conti con una vita che sembra essere stata creata per te? Quando sei il più grande del mondo, cos’altro resta da realizzare?”. Domande che si è posto Steven Cantor che ha definito così Sergei Polunin: “è un ballerino di fama mondiale che ha definito la sua vita attraverso la sua arte, solo per mettere in discussione la sua esistenza sulla possibilità di diventare leggendario”. Dancer è un riflesso intimo di un ballerino, talentuoso e affascinante, ma anche complesso ed enigmatico che si ritrova ad un crocevia della vita. Attraverso i suoi ricordi – in particolare della famiglia e i sacrifici fatti durante l’infanzia in Ucraina – la sua complicata storia si svolge, rivelando un giovane sull’orlo del baratro.

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Dancer tesse il suo arco narrativo attraverso filmati d’archivio, sequenze di danza appassionate, scene di vita reale e interviste con persone vicine a Sergei, oltre a una notevole quantità di foto di famiglia e riprese, realizzate per lo più dalla madre di Sergei, Galina. Il film rivela un giovane uomo complicato, tatuato, con scheletri nell’armadio, un passato triste e un grandissimo talento artistico. Sergei si ritrova a dover scegliere il suo futuro, se continuare a danzare o ritirarsi all’apice della sua carriera? Questo straordinario ballerino, che cattura l’attenzione quand’è sullo schermo e sul palcoscenico, mostrerà al mondo la sua scelta finale.


La programmazione

Il documentario, al momento, è programmato a Milano nei cinema Anteo e Beltrade. E poi nei cinema Bellinzona di Bologna (8/02); al nuovo Eden di Brescia (05/02); al Boldini di Ferrara (07/02); al cinema del Carbone di Mantova (08/02); alla Sala Truffaut di Modena (02/02); al cinema Edison di Parma (5,6 e 7 febbraio); al Rosebud di Reggio Emilia (19/02); al Multisala Barberini, Cinema Farnese e Multisala Madison di Roma (dal 5 febbraio). A Firenze al cinema La compagnia.

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