The Innocents (2)

The Innocents, il potere dell’Infanzia nell’horror norvegese di Eskil Vogt

Presentato e selezionato per la sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2021 e vincitore del Premio per la Miglior Regia al Fantastic Fest, giovedì 19 gennaio – distribuito da Midnight Factory – arriva in home video The Innocents, il thriller-horror svedese diretto dal regista norvegese Eskil Vogt ambientato nelle lande del nord, nella periferia di Oslo. La pellicola sarà disponibile sia in Dvd che in Blu-ray in una limited edition corredata da un booklet di approfondimento sul film.

Il film

Quattro bambini diventano amici durante le vacanze estive. Lontani dalla vista degli adulti scoprono di avere dei poteri nascosti. Mentre esplorano le loro nuove abilità nelle foreste e nei campi da gioco vicini, il loro gioco innocente prende una svolta oscura e iniziano ad accadere cose inspiegabili e sempre più inquietanti.

Eskil Vogt racconta…

“Penso che un film del genere non lo avrei concepito se non fossi stato padre. Ho osservato i miei figli e ho ripercorso la mia infanzia. Con la paternità sono entrato in una nuova sensibilità, non da ultimo a causa della paura che accada qualcosa di terribile a tuo figlio. Oppure che tuo figlio faccia qualcosa di terribile. Ma i figli devi lasciarli liberi, altrimenti non impareranno mai a diventare esseri umani. Dello stesso titolo esiste quel celebre film di Jack Clayton, ma per me non è stato affatto un riferimento. Il mio film è qualcosa di diverso: parla dell’infanzia stando all’interno del mondo dei bambini, è nella prospettiva della loro visione e la condivide“.

The Innocents (1)

“Clayton ha girato una pellicola del genere ‘bambini diabolici’, ma che vengono osservati a distanza, dal mondo degli adulti: non sai se sono posseduti dal diavolo, dai demoni o dai fantasmi. Per me invece era essenziale stare insieme ai bambini, tenendo gli adulti solo di sfondo. Il mio The Innocents parla dell’Infanzia con la I maiuscola, di quel mondo segreto e parallelo in cui vivono i bambini, sorretto da quell’immaginazione che si perde man mano che si invecchia“.

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