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VENEZIA 77 – Arrivano gli Amanti di Nicole Garcia e la coraggiosa Aida di Jasmila Zbanic

Entra nel vivo il Concorso della 77. Mostra del Cinema di Venezia. Oggi verranno presentati in gara due film: Amants di Nicole Garcia Quo Vadis, Aida? di Jasmila Zbanic.

"Amants"

“Amants”

Amants 

Lisa (Stacey Martin) e Simon (Pierre Niney) sono innamorati. Vivono la vita cittadina e notturna tipica dei giovani della loro età nella Parigi di oggi. Una sera le cose si mettono male: Simon si trova in pericolo e lascia improvvisamente la Francia. Lisa aspetta invano sue notizie. Qualche anno dopo, su un’isola dell’Oceano Indiano, le loro strade si incrociano di nuovo.

Nicole Garcia racconta…

Lisa e Simon sono giovani, belli e innamorati. Quasi troppo bello per essere vero. Ma sulla loro strada c’è la morte, che distrugge l’idillio. È un incidente, ma Simon non chiama i servizi di emergenza. Come il Lord Jim di Conrad, Simon fugge in un remoto angolo della Terra; spera di mettere a tacere il senso di colpa ma questo lo segue, gli dà la caccia e lo divora, impedendogli una vita normale. Tre anni dopo, incontra per caso Lisa nell’Oceano Indiano, nell’albergo dove lui lavora e dove lei è ospite insieme al ricchissimo marito, Léo Redler. Lisa, alla fine, è l’unica che riesce a sfuggire alla stretta di questa favola cupa”.

"Quo Vadis, Aida?"

“Quo Vadis, Aida?”

Quo Vadis, Aida?

Bosnia, luglio 1995. Aida (Jasna Ðuričić) è un’interprete che lavora alle Nazioni Unite nella cittadina di Srebrenica. Quando l’esercito serbo occupa la città, la sua famiglia è tra le migliaia di cittadini che cercano rifugio nell’accampamento delle Nazioni Unite. Come persona informata sulle trattative, Aida ha accesso a informazioni cruciali per le quali è richiesto il suo ruolo di interprete. Cosa si profila all’orizzonte per la sua famiglia e la sua gente? La salvezza o la morte? Quali passi dovrà intraprendere?

Jasmila Zbanic racconta…

Questo film parla di una donna alle prese con un gioco di guerra tra uomini. Parla di coraggio, amore e resilienza – e anche di quanto può accadere se non riusciamo a reagire tempestivamente ai primi segnali di pericolo. Sono una sopravvissuta della guerra in Bosnia. Un giorno hai tutto, il giorno dopo la maggior parte delle cose che conoscevi non esiste più. Solo perché riteniamo che alcune cose siano inimmaginabili, non significa che non possano accadere”.

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