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Voghera Film Festival – Giulia Bona: “Bene i festival online, ma sono le sale la vera casa del cinema”

Vista la delicata fase che la Lombardia sta vivendo, quest’anno l’ottava edizione del Voghera Film Festival si è svolta online, lo scorso 16 e 17 ottobre. Realizzato da l’Associazione Iria Cultura, con la direzione artistica di Giulia Bona, in questo anno così difficile per gli eventi culturali, il Voghera Film Festival ha deciso di non fermarsi e anzi di sfruttare le potenzialità del web, sui canali social dedicati: Facebook, Instagram e YouTube.

La Crew di questa ottava edizione del Voghera Film Festival 2020

La Crew di questa ottava edizione del Voghera Film Festival 2020

Il Festival online (in attesa di ritrovarsi ancora)

Abbiamo contattato Giulia Bona, la Direttrice del Voghera Film Festival, per fare un bilancio:

Credo che quest’anno molte realtà culturali abbiano dovuto confrontarsi con una situazione del tutto inedita e spesso non facile. Sicuramente l’online aiuta ad ampliare la rete degli spettatori, ma abbiamo anche sentito la mancanza dell’evento in presenza e delle proiezioni con un pubblico. Per questo ci piacerebbe comunque organizzare proiezioni e/o incontri quando si potrà perché crediamo molto nel festival come momento di incontro concreto per la realtà locale. Dallo scorso anno infatti avevamo ingrandito il festival con alcuni incontri oltre alle serate di proiezione ed è stato molto bello poter parlare di cinema, arte, spettacolo in tutte le sue forme“.

Impossibile non fare anche una riflessione sul ruolo della Cultura in tempo di pandemia:

In questo momento purtroppo la cultura viene schiacciata, messa da parte come attività accessoria. Cinema e teatri sono chiusi, le produzioni bloccate, i festival si spostano online. Sembra uno scenario distopico in cui le emozioni e la creatività vengono sacrificati per primi. Certo, i film continuano a esserci sulle piattaforme, ma penso che la sala sia la casa del cinema, luogo dove spero continuerà ad abitare. Per questo, nel nostro piccolo, noi del Voghera Film Festival cerchiamo di sfruttare le tante potenzialità del digitale mantenendo sempre uno sguardo ai luoghi fisici anche per eventi futuri“.

Lindsay Duncan, Miglior Attrice per "November 1st"

Lindsay Duncan, Miglior Attrice per “November 1st”

Voghera Film Festival: i vincitori

Il premio al Miglior Corto Horror è andato a Under The Lather di Olliver Briand perchè “partendo da una paura comune e infantile, ha saputo creare tensione, orrore e divertimento con pochi ma precisi ed efficaci elementi“. Miglior Attrice è invece Lindsay Duncan di November 1st, “per l’intensità con cui interpreta una madre tormentata dalla ricerca di giustizia per la morte del figlio“. Il Miglior Attore è Lorenzo Lavia di Sottosuolo, “per aver incarnato un personaggio che si fa portavoce di una tematica così urgente e attuale come lo sfruttamento dei lavoratori e del traffico degli esseri umani“. Il Premio Sandro Bolchi alla Miglior Regia è di Yoram Ever-Hadani per Moon Dropsper aver saputo raccontare solo con le immagini e la musica una emozionante favola senza tempo“. Il Miglior Corto 2020 è Sticker, “per aver ricreato con ironia una situazione drammatica in cui la burocrazia si intromette nella vita di un uomo comune. Una storia umanissima, emozionante e divertente“.

Passando ai premi tecnici, quello per la Miglior Colonna Sonora è di Moon Drop (“nonostante il corto sia privo di dialoghi, le musiche scelte sono colonna portante della narrazione“); quello per il Miglior Montaggio è andato a Diversion (“ha saputo dare un ritmo serrato ai numerosi snodi narrativi della storia“); la Miglior Fotografia è di Alina (“per l’efficace ricostruzione di un preciso evento e tempo storico, raccontato con delicatezza, coinvolgimento ed empatia“).

Il Miglior Corto 2020 è "Sticker"

Il Miglior Corto 2020 è “Sticker”

Le Sceneggiautre Originali

Per quanto riguarda invece la nuova sezione delle Sceneggiature Originali, dopo aver valutato tantissimi candidati provenienti da tutto il mondo, il Voghera Film Festival he selezionato cinque lavori: Il Figlio Del Lupo di Pierpaolo LabadiaVergogna di Giovanni MarcedduOne In A Trillion – Escape di Marvin LiknessLab Partners di Tommy BrittLo Sfratto di Tiziana Cristiano. A vincere è stata la sceneggiatura Vergogna di Giovanni Marcedduper intensità con cui ha affrontato temi complessi come l’eutanasia, il suicidio assistito. Dalle sue pagine siamo riusciti a visualizzare la storia grazie a una scrittura precisa, coinvolgente e attenta capace di emozionare e far riflettere“.

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