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Fantasmi e regole in The Lodgers, l’horror gotico di Brian O’Malley

Dopo il successo al Toronto International Film Festival e al Torino Film Festival, arriva l’8 marzo nelle sale italiane l’inquietante horror The Lodgers – Non Infrangere le Regole di Brian O’Malley. Ambientato nell’Irlanda rurale degli anni ’20, il film ha come protagonisti Charlotte Vega, Eugene Simon, Bill Milner, Moe Dunford e David Bradley.


La storia

In questo horror gotico due gemelli orfani, Rachel (Charlotte Vega) e Edward (Bill Milner), a causa di una maledizione che grava sulla loro famiglia, sono tenuti prigionieri in casa per espiare le colpe dei loro antenati. Governati dal ritmo di una cantilena inquietante e ossessiva, i gemelli non possono far entrare estranei nella casa, devono trovarsi nelle loro stanze allo scoccare della mezzanotte e non devono mai separarsi l’uno dall’altro.

Trasgredire anche solo una di queste tre regole provocherebbe l’ira di una presenza sinistra che dopo la mezzanotte si impossessa della casa. Edward, rassegnato a questa vita nefasta, comincia a essere sconvolto dal fatto che Rachel non lo sia. La ragazza si innamora di un soldato del posto (Eugene Simon) e inizia a mettere tutto in discussione e a ribellarsi, cercando disperatamente di sfuggire al supplizio di quell’opprimente prigionia.

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Un horror gotico

The Lodgers conteneva tutti gli elementi che mi piacciono delle storie di fantasmi in costume: la vecchia casa, i gemelli orfani, la ninna nanna da brivido. Ma c’era anche un oscuro risvolto sessuale che rendeva tutto molto attuale”. Parole di Brian O’Maley, il regista del film che sognava di dirigere un film gotico con una storia di fantasmi da parecchio tempo.

Tre fonti di ispirazione

Il regista ha diretto il film tenendo come punti di riferimento tre film: “il primo era Suspense di Jack Clayton, il film più bello e raffinato che sia mai stato fatto su una storia di fantasmi. In qualche modo The Lodgers potrebbe essere una continuazione della storia dei bambini protagonisti di quel film. L’altro era Miriam si Sveglia a Mezzanotte di Tony Scotts, poiché è una storia che tocca temi simili a The Lodgers, c’è una relazione emblematica fra due persone e una vecchia casa che è più che altro una tomba per vivi. E poi c’è un approccio estetico estremamente ricercato e il modo in cui vengono utilizzati specchi e giochi di riflessi mi ha ispirato durante le riprese del nostro film. Infine, il dramma psicosessuale di The Duke of Burgundy, diretto da Peter Strickland. Sebbene sia un film d’avanguardia con una tematica molto distante dalla nostra, io e i capi reparto siamo stati stimolati dalla sensualità di quelle immagini e da quella tavolozza sonora per cercare ispirazioni che andassero oltre i confini del genere horror”.

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La Loftus Hall

Il regista sottolinea: “il colpo di fortuna più grande che abbiamo avuto durante la preparazione del film è stato trovare la location principale, la Loftus Hall. Sono entrato in questa villa, nota in tutta l’Irlanda come la casa stregata per antonomasia, in occasione delle celebrazioni del suo 666° anniversario nel 2016. Sembrava proprio che facesse al caso nostro. Una volta varcato il portone sembrava di tornare indietro nel tempo”.

Quella magnifica scalinata era centrale nella nostra storia e la perfetta simmetria della disposizione riecheggiava la doppia natura delle vite dei gemelli. Il pavimento originale in fondo alle scale era stato distrutto a causa delle infiltrazioni d’acqua. Questo significava essenzialmente che potevamo far fronte a quella caratteristica montando un pavimento nostro con un dispositivo per l’acqua che ci avrebbe permesso di girare in camera una parte integrante della storia. Sono convinto che fosse destino girare il nostro film in questa meravigliosa casa”.

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Per O’Malley, quella di The Lodgers era “una materia che andava oltre il genere. Ho lavorato molto per realizzare un film gotico raffinato, con un’anima e un personaggio centrale in cui identificarsi, un mondo d’epoca autentico ma con un’ottica attuale; qualcosa insomma che sia degno della tradizione classica delle storie di fantasmi ma con una tonalità decisamente contemporanea”.

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