Jean Louis Trintignant 0

Jean-Louis Trintignant, un Uomo, un Attore

Venerdì 11 dicembre 2020 è il 90° compleanno di un monumento della settima arte, Jean-Louis Trintignant. Un attore straordinario che ha lasciato il segno anche nella storia del cinema italiano.

Jean-Louis Trintignant ne "Il Sorpasso"

Jean-Louis Trintignant ne “Il Sorpasso”

Da Il Sorpasso di Risi al successo con Claude Lelouch

Figlio del noto industriale Raoul Trintignant, (che negli anni ’40 fu anche sindaco di Pont-Saint-Esprit), negli anni ’50 il giovane Jean-Louis Trintignant inizia a muovere i primi passi d’attore studiando teatro. La svolta arriva nel 1955 in E Dio Creò La Donna, film diretto da Roger Vadim in cui lui recita al fianco di Brigitte Bardot (che nella vita privata frequentò). Allontanatosi dalle scene per prestare servizio militare (obbligatorio) ad Algeri, nel 1962 prende parte ad un film che tutti noi abbiamo nel cuore, Il Sorpasso, tra i capolavori di Dino Risi. Lui è il timido studente Roberto Mariani (che avrà un tragico finale) che si affianca al coetaneo Vittorio Gassman. Il successo a livello internazionale arriva nel 1966 nel celebre Un Uomo, Una Donna di Claude Lelouch. Nel film Trintignant interpreta un pilota automobilistico (sembra un fatto di famiglia: due suoi zii, Jean-Louis Trintignant e Maurice Trintignant, erano infatti piloti professionisti) e inizia una struggente storia d’amore con Anouk Aimée. Nel 1969 grazie alla sua prova nel thriller politico Z – L’Orgia Del Potere di Costa-Gavras vince premio per il Miglior Attore al Festival di Cannes.

In "Z - L'Orgia Del Potere"

In “Z – L’Orgia Del Potere”

Ancora protagonista in Italia

Successivamente lavora nuovamente con altri registi italiani, tra cui: Tinto Brass in Col Cuore In Gola, liberamente ispirato dal romanzo Il Sepolcro di Carta di Sergio Donati (1967); Giulio Questi nel giallo La Morte Ha Fatto L’Uovo (1968); Umberto Lenzi, nel giallo-sexy Così Dolce…Così Perversa (1969); Giuseppe Patroni Griffi nella sua omonima opera teatrale Metti, Una Sera A Cena (1969); Bernardo Bertolucci, con Il Conformista (1970); Luigi Comencini nel grande successo La Donna Della Domenica (1975); Valerio Zurlini ne Il Deserto Dei Tartari, dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati (1976); Ettore Scola, addirittura in tre film, La Terrazza (1980), Passione D’Amore (1981) e Il Mondo Nuovo (1982).

Jean-Louis Trintignant in "I Migliori Anni Della Nostra Vita" (2019)

Jean-Louis Trintignant in “I Migliori Anni Della Nostra Vita” (2019)

Tra Truffaut, Haneke e (ancora) Lelouch

Dopo aver lavorato, nel 1983, al fianco di Fanny Ardant in Finalmente Domenica!, l’ultimo film di un altro maestro di cinema, François Truffaut, Trintignant diradò nel tempo la sua attività a seguito di un incidente stradale. Nel 1994 prende parte anche all’ultima opera di Krzysztof Kieślowski, quel Tre Colori – Film Rosso che gli valse una nomination come miglior attore ai Premi César. Assolutamente sontuosi sono invece i suoi film più recenti. Nel 2012 è magnifico nello straordinario Amour di un altro maestro, Michael Haneke (Palma d’Oro, lui recita al fianco di Emmanuelle Riva). Il regista austriaco lo dirige cinque dopo anche in Happy End (2017), una nuova feroce critica alla società borghese. Ma è nell’ultimo film, 2019, I Migliori Anni Della Nostra Vita – terzo atto dopo Un Uomo, Una Donna e il dimenticabile Un Uomo, Una Donna Oggi (1986) – ancora diretto da Claude Lelouch che ci ha regalato un’altra prova immensa. Un film poetico e indimenticabile, un viaggio nei ricordi e nelle emozioni, un testamento sull’amore.

E lui, Jean-Louis Trintignant, protagonista indiscusso (ancora insieme ad un’altrettanto meravigliosa Anouk Aimée), nei panni di se stesso: un corridore che ha fatto tanta strada, ancora con un grande fuoco dentro.

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