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Massimo D’Anolfi e Martina Parenti svelano L’Infinita Fabbrica del Duomo

Verrà presentato oggi al 68° Festival del Film di Locarno la pellicola L’Infinita Fabbrica del Duomo, opera scritta e diretta da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti.

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L’Infinita Fabbrica del Duomo racconta la storia della nascita e del continuo mantenimento del Duomo di Milano attraverso i secoli. Primo atto della quadrilogia Spira Mirabilis che affronta il concetto di immortalità attraverso gli elementi della natura, L’Infinita Fabbrica del Duomo rappresenta l’elemento della terra.

Attraverso una prospettiva poetica e dal forte impatto visivo, il film segue le fasi e i lavori che la conservazione del Duomo richiede: dall’estrazione del marmo, al cantiere marmisti, all’Archivio storico, alla Cattedrale stessa. Marmisti, muratori, carpentieri, fabbri, restauratori, orafi: questa straordinaria, ma costante concentrazione di attività è filmata alla luce della sacralità di un monumento che vive di tempi, ritmi, calendari, aspirazioni che si fondono e trascendono il lavoro umano e assume così un nuovo valore simbolico.

Martina Parenti e Massimo D'Anolfi

Martina Parenti e Massimo D’Anolfi

L’Infinita Fabbrica del Duomo è, secondo le parole dei due registi, “un poema visivo, un’epopea degli umili che prova a restituire un disegno talmente vario e complesso, un disegno i cui passaggi segreti non possono essere forzati o aperti dalla semplice volontà e che una mente sola non può afferrare, ma che può essere suggerito grazie alla potenza del racconto per immagini”. Provare a filmare e restituire la cura, la laboriosità e la bellezza del tempo e delle storie umane è stata la sfida del film.

“L’anonima, umile, operosa e quotidiana cura che una struttura come il Duomo ha richiesto e ancora richiede, rivela quella grandiosità dell’agire umano in grado di travalicare il tempo e le generazioni e di racchiudere in se stessa un grande sentimento umanista”

Massimo D’Anolfi e Martina Parenti

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