taranta-0

Taranta on the Road, il viaggio tra musica e speranze di Salvatore Allocca

Una band di pizzica salentina, in declino, impegnata in un fallimentare tour fra sagre, fiere e feste padronali. Due profughi tunisini, appena sbarcati casualmente insieme sulle coste pugliesi, pronti a continuare il loro disperato viaggio verso la libertà. Taranta on the Road mette insieme questo improbabile gruppo in un viaggio dove ognuno si troverà costretto riconsiderare se stesso e le proprie scelte di vita, soprattutto perché, tra musica, sorrisi, speranze, lacrime e rivelazioni, nulla andrà come previsto. Diretto da Salvatore Allocca il film uscirà nelle sale il 24 agosto. Nel cast: Nabiha Akkari, Helmi Dridi, Alessio Vassallo e Bianca Nappi.


Amira (Nabiha Akkari), una donna in fuga da una famiglia conservatrice e integralista, è alla ricerca della sua indipendenza e spera di trovarla in Francia. Tarek (Helmi Dridi) è un uomo che vuole lasciarsi il passato alle spalle e cominciare una nuova vita a Londra. Sono due immigrati tunisini, appena sbarcati nel sud Italia via mare. Non si conoscono e non hanno nulla in comune. Tuttavia, il destino non solo ha deciso di farli incontrare appena giunti in Italia ma li ha anche messi davanti ad una scelta: fingere o meno di essere una coppia sposata in attesa di un figlio, agli occhi di una band musicale in declino, composta da Giovanni, Luca e Matteo (in ordine, Giandomenico Cupaiuolo, Alessio Vassallo e Emmanuele Aita) . I tre italiani, musicisti di pizzica salentina e impegnati in un improbabile tour nel sud Italia, tra sagre e feste di paese, alla ricerca di un successo nel quale forse non sperano neanche più, decidono di accompagnare i due tunisini in Francia, dove ritengono siano entrambi diretti, per un gesto di umanità e altruismo verso i due giovani e il loro comune progetto di vita.

Siamo nel 2011 e, a causa dell’emergenza sbarchi successiva alla primavera araba, ogni spostamento per Amira e Tarek sarebbe difficoltoso: la polizia presidia strade e stazioni ferroviarie. Il rischio di essere presi e rispediti indietro è altissimo. I due perciò optano per il male minore, decidendo di stare al gioco che la sorte ha offerto e proseguire il viaggio al seguito della band salentina in tour. In una settimana molto turbolenta, fatta di piccole menzogne, intimità forzata e concerti dal vivo, Amira e Tarek diventeranno sempre più vicini l’uno all’altra e questo bizzarro gruppo di musicisti e profughi si troverà catapultato in un viaggio dove tutti saranno costretti a riconsiderare sé stessi e le proprie scelte di vita, comprendendo cosa sia veramente importante per ognuno di loro. E nulla andrà come previsto.

taranta-1

Partendo dall’attualità delle migrazioni clandestine dai paesi del Nord Africa verso l’Italia, successive allo scoppio della “Primavera Araba”, il film ha come tema portante il conflitto che talvolta si genera tra il bisogno di realizzare le proprie ambizioni personali e la necessità di vivere con pienezza la vita, anche quando questi traguardi non sono stati (ancora) raggiunti. Un conflitto tra due aspetti fondamentali dell’esistenza umana che porta spesso a creare degli ordini di priorità sbagliati e a dimenticare quanto è importante saper vivere la propria vita fino in fondo, sempre e comunque. Come, appunto, accade ai protagonisti del film: da una parte Amira e Tarek, due tunisini, che, abbandonata la propria famiglia e la propria casa per inseguire in clandestinità il difficile obiettivo di emancipazione e realizzazione personale, sono incapaci però di seguire i propri sentimenti e aprirsi all’amore. Dall’altra Giovanni, Luca e Matteo, tre italiani alla soglia dei quarant’anni che, appartenenti ad una band spiantata (Gli Evangelisti) e in attesa di un successo che non è mai arrivato, si sono dimenticati di assaporare appieno la loro vita e di essere veramente se stessi.

Taranta on the Road, dunque, non è solo un film sull’immigrazione verso i paesi europei ma è qualcosa di più. Sia nel tipo di messaggio che trasmette – parte da un problema sociale, molto attuale, per poi raccontare temi di respiro universale – sia per il tipo di racconto che colloca questo film nella tipologia della “commedia drammatica” con in più il sapore divertente del road movie. Un genere moderno e aperto a piacevoli contaminazioni.

taranta-2

Non è un caso, infatti, che Taranta on the Road spazi dal film sociale/drammatico al road movie e dal film musicale alla commedia romantica. Un film che non fornisce soluzioni pronte e valide per l’uso, che non mostra rimedi miracolistici contro la crisi esistenziale e di valori che attraversa i nostri tempi ma vuole provare a spiegare che solo mettendosi davvero in gioco, con coraggio, semplicità e fiducia negli altri, la vita può riservare delle piacevoli sorprese fino a qualche istante prima impensabili.

“La pizzica serviva a guarire le donne morse da un grosso ragno che si chiama Taranta… le vittime erano sempre giovani donne… loro ballavano, ballavano, forti, indiavolate, perché la musica le guariva e le liberava…”.

Leave a Comment