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VENEZIA 72 – Renato De Maria apre gli Orizzonti italiani con i gangsters mentre Alice Rohrwacher veste un cortometraggio

Oltre al restauro de Vogliamo i Colonnelli  di Mario Monicelli, questo primo vero giorno di Mostra parla italiano anche grazie a Italian Gangsters, il film – nella categoria Orizzonti – diretto da Renato De Maria (un anno dopo aver presentato in laguna La Vita Oscena) che vede all’opera un cast composto da: Andrea Di Casa, Paolo Mazzatelli, Luca Micheletti, Aldo Ottobrino, Sergio Romano, Francesco Sferrazza Papa.

"Italian Gangsters"

“Italian Gangsters”

Quello di De Maria è un viaggio inedito e spettacolare nelle imprese più eclatanti della mala nostrana. Trent’anni di storie violente consacrate dalla cronaca e dal cinema. Una galleria di volti, testimonianze e filmati d’epoca. Un affresco corale sulle tracce dei maggiori esponenti del crimine italiano che diventa un tumultuoso racconto delle trasformazioni sociali che hanno attraversato la storia del nostro paese.

Per realizzare il film, il regista è partito da una ricerca libera negli archivi dell’Istituto Luce. Dopo aver raccolto materiali di repertorio fortemente incentrati sulle impressioni e sulla descrizione del momento, ha costruito una serie di monologhi concepiti come interviste, interrogatori e confessioni. L’intenzione dell’autore era di restare ancorati ai personaggi, ai loro volti e alle loro parole: “non abbiamo avuto pretese di realismo fattualeanche se gli eventi narrati sono rigorosamente veri e documentati – quanto di verità psicologica, per dare voce ai nostri personaggi” ha spiegato De Maria.

Un cameralook nel film di Renato De Maria

Un cameralook nel film di Renato De Maria

Per ogni personaggio è stato così tracciato un ritratto desunto da articoli coevi e interviste ai diretti interessati, a opera di penne prestigiose del giornalismo e della narrativa come Dino Buzzati, Indro Montanelli, Giorgio Bocca ed Enzo Biagi. Il materiale di repertorio della Rai ha integrato la funzione di documentazione storica visiva già fornita da quelli dell’Istituto Luce. La Raro Video ci ha poi fornito la possibilità di attingere alla loro collezione composta da titoli prestigiosi della cinematografia italiana anni settanta.

Il testo visivo fornito dai film in questione diventa immediatamente meta-linguaggio, ricostruzione mitologica di un inconscio collettivo. La produzione ha poi abbiamo attinto immagini dall’archivio “Home Movies” che raccoglie super 8 di famiglie italiane tra gli anni cinquanta e sessanta. Sono materiali fortemente soggettivi, quasi astratti nella loro vicinanza a un’intimità domestica altrimenti irraggiungibile.

"De Djess" di Alice Rohrwacher

“De Djess” di Alice Rohrwacher

Da segnalare anche la proiezione di De Djess di Alice Rohrwacher, all’interno de Le Giornate degli Autori nella sezione Miu Miu Women’s Tales. In questo cortometraggio gli abiti approdano a riva come naufraghi. Una suora li avvista da lontano, e vengono subito raccolti, stesi ad asciugare. Assumono nuova vita, come celebrità in un hotel senza nome gestito dalle intraprendenti suore. Un gruppo di paparazzi con i loro zoom invadenti assalta la hall. Ma c’è qualcosa che non va. La storia che vogliono non è quella che stanno per vivere. È la storia di un abito molto speciale e la racconterà esattamente come vuole.

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