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X – A Sexy Horror Story, lo slasher movie di Ti West viaggia nel 1979

Dal prossimo 14 luglio nei nostri cinema uscirà X – A Sexy Horror Story, il nuovo atteso horror slasher diretto da Ti West con protagonste Mia Goth Jenna Ortega.

Il film

Nel 1979 un gruppo di sei giovani film-maker molto ambiziosi e affamati di successo (due spogliarelliste, un veterano del Vietnam, un produttore imprenditore, un regista arrivista e la sua apparentemente calma fidanzata con gli occhi da cerbiatto) si ritirano in una fattoria del Texas rurale per realizzare un film pornografico a basso budget, ritrovandosi però catapultati nel mezzo di indicibili orrori quando l’anziana e misteriosa coppia che li ospita nella propria fattoria isolata e indisturbata scoprrà la natura del loro set. Quando la coppia, durante la nottte, comincerà a nutrire un interesse lascivo per i giovani attori, questo interesse morboso esploderà in tutta la sua violenza e terrore.

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Il ritorno alla Nuova Hollywood anni ’70

Celebrazione dei film indipendenti di ogni genere e fattura – film per adulti, film slasher, film autoriali – ed evocazione di un’era di cambiamento, X – A Sexy Horror Story fa a pezzetti le tradizionali convenzioni di genere e porta sul grande schermo un viaggio d’incredibile intrattenimento sul prezzo della gioventù, che è anche un potente promemoria della nostra inevitabile caducità e mortalità. Ti West ha costruito la sua carriera su simulacri artistici di film horror a basso budget ambientati tra gli anni ’70 e ’80, tra cui lo slasher occulto The House of the Devil, che l’ha consacrato come un regista indipendente e anticonformista la cui cinefilia hardcore vibrava dallo schermo. Per X – A Sexy Horror Story, che evoca e ricrea l’America rurale del 1979, West ha fatto ritorno al suo amore per il cinema americano della Nuova Hollywood degli anni ’70 – quando i giovani registi rompevano le convenzioni sperimentando nuove cose – e alla sua passione per i film horror a basso budget di quel periodo.

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Ti West racconta…

Quando guardo i film degli anni ’70, è ovvio che i film venivano fatti da persone che amavano l’arte del cinema – e questo mi manca. La mia più grande ambizione nel realizzare X – A Sexy Horror Story era di voler prendere qualcosa senza pretese e vedere se potevo crearne qualcosa di più alto profilo. È stata una sfida di grande ispirazione per me, prendere il tradizionale filone di sesso e violenza nel cinema e re-immaginarlo in modo più pensato. I film slasher sono spesso popolati da archetipi familiari; con X – A Sexy Horror Story, si è cercato di umanizzare i protagonisti il più possibile. La maggior parte dei miei film si concentra su personaggi che non hanno molto a che fare con un film horror, ma che si trovano improvvisamente all’interno di questo. Più un personaggio è ben dettagliato e verosimile, meno il pubblico si aspetterà che muoia, il che tiene il film un passo avanti a tutti e permette alla suspense di funzionare bene. Anche se la gente potrà andare a vedere questo film perché muore tanta gente, volevo assicurarmi che ci si potesse dispiacere per la dipartita di ogni personaggio”.

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