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Salvatore Esposito, amore paterno nello Spaccapietre dei fratelli De Serio

In Concorso alle Giornate Degli Autori, oggi a Venezia verrà presentato al pubblico Spaccapietre – Una Promessa, la pellicola scritta e diretta da Gianluca e Massimliano De Serio. Il cast del film (co-produzione Italia, Francia e Belgio), guidato da Salvatore Esposito, è composto da: Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Loconsole, Vito Signorile e Mamadou Toure.

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Il film

Dopo un grave incidente sul lavoro Giuseppe (Salvatore Esposito) è disoccupato. Suo figlio Antò (Samuele Carrino) sogna di fare l’archeologo e pensa che l’occhio vitreo del padre sia il segno di un superpotere. Sono rimasti soli da quando Angela (Antonella Carone), madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi. Senza più una casa, costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali, Giuseppe ha ancora la forza di stringere a sé Antò, la sera, e raccontargli una storia. Gli ha promesso che un giorno riavrà sua madre, e rispetterà quella promessa, a qualunque prezzo.

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Gianluca e Massimiliano De Serio raccontano…

In Spaccapietre arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall’assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni Sessanta, faceva lo “spaccapietre”. Il film è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un’anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un’altra donna. Ma è anche un film d’amore paterno in cui affiorano puri i temi della morte, della violenza, della paura, dell’amore, della vendetta”.

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