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Torna al cinema restaurato Todo Modo, l’ultimo capolavoro della coppia Petri-Volonté

Torna oggi in sala in versione restaurata Todo Modo, il film del 1976 diretto da Elio Petri che lo trasse dall’omonimo Leonardo Sciascia, con l’impressionante e inquietante capacità di predire la vicenda personale e politica di Aldo Moro (interpretato da Gian Maria Volonté). La pellicola è stata restaurata dalla Cineteca di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna.

La vicenda ha luogo in un albergo-eremo-prigione, nel quale capi politici, grandi industriali, banchieri e dirigenti d’azienda, tutti appartenenti alle varie correnti democristiane, si ritrovano per gli annuali ritiri spirituali (ispirati agli esercizi spirituali) di tre giorni per espiare i reati di corruzione e altro che essi erano soliti praticare. Questa volta la riunione avviene in concomitanza con un’epidemia che miete numerose vittime in Italia. All’interno di questo luogo, chiamato Zafer, in realtà dovrebbe avvenire una sorta di rinnovamento del partito, della propria struttura, dei propri vertici, dei propri interessi (storicamente, quando il film uscì, durante il governo di Aldo Moro, era il periodo in cui si iniziò a parlare di compromesso storico tra DC e PCI) al fine di mantenere il potere nel Paese.

Tra litigi continui e violenti, accuse reciproche e poca pratica spirituale, si sviluppa una serie di apparentemente immotivati delitti, che eliminano, uno alla volta, i personaggi di primo piano del partito. Tra i tantissimi personaggi, vi è il Presidente, interpretato da Gian Maria Volontè, nei panni del capo politico conciliante, bonario, che mira ad accontentare tutti, ma segretamente animato da un’infinita sete di potere e di dominio. Tra gli altri attori impegnati nel film vi è Marcello Mastroianni, nei panni di Don Gaetano, un prete astuto e calcolatore, molto potente sul piano politico, e anch’egli assetato di potere.

Marcello Mastroianni con Gian Maria Volonté

Marcello Mastroianni con Gian Maria Volonté

Dopo film-capolavoro come Indagine su un Cittadino al di Sopra di Ogni Sospetto (1970) e La Classe Operaia va in Paradiso (1971), Todo Modo è il film che conclude la straordinaria collaborazione tra Elio Petri e Gian Maria Volonté. Girato nello stesso anno di Cadaveri Eccellenti di Francesco Rosi – anch’esso ispirato da un’opera di Sciascia – questo film di Petri utilizza toni cupi e farseschi con l’intento di fornire una parodia amara e realistica della classe politico-dirigenziale che deteneva il potere in Italia dal dopoguerra: la Democrazia Cristiana.

La pellicola, dal marcato sapore espressionista e dall’esplicita vena grottesca con cui propone la propria visione della DC e della politica italiana in generale, aveva l’obiettivo dichiarato di denunciare la corruzione, il malcostume, l’imperversare di interessi personali nella gestione della res publica italiana, ricorrendo al grottesco come unica arma possibile per denunciare senza incorrere in censure particolari.

Mastroianni e Mariangela Melato

Mastroianni e Mariangela Melato

Accolto con freddezza e diffidenza, il film fu ritrovato bruciato negli archivi di Cinecittà in seguito al sequestro dalle sale avvenuto a meno di un mese dalla sua uscita. Il successivo rapimento e omicidio di Aldo Moro rese di fatto “invisibile” Todo Modo per molti anni.

Un pezzo indimenticabile di cinema che ha visto insieme tre grandissimi: Gian Maria Volonté, Marcello Mastroianni e Mariangela Melato.

«Forzai le mani di Sciascia anche nel tono del film, e mi sembrò così, non soltanto di seguire un’indicazione di Sciascia, ma di evocare quel clima di farsa nerissima che si respirava e si continua tuttora a respirare in Italia»

Elio Petri, 1979

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